Se vi è piaciuto "il codice Da Vinci" probabilmente anche questo libro vi piacerà. Moltissime sono le cose in comune, ma badate bene che "il cerchio si chiude" è stato pubblicato un paio di anni prima del famoso codice, è rimasto nascosto per un po’ nelle librerie nordeuropee per trovare maggiore diffusione sulla scia del romanzo di Dan Brown.
Il romanzo parte in Norvegia dove viene rinvenuto un misterioso scrigno che nasconde non si sa quale segreto sulla religione Cristiana. Lo scrigno però viene letteralmente portato via, rubato, trafugato dal luogo degli scavi. Il sovrintendente agli scavi riesce però a rientrarne in possesso e da qui parte l’avventura per capire quali segreti nasconde questo reperto storico.
Come nel codice abbiamo a che fare con un albino, questa volta però è il protagonista principale, colui che deve scoprire il segreto, si parla di un Ordine di monaci designati alla protezione di un tesoro, questa volta è l’Oridine dei Cavalieri di San Giovanni, ed anche qui il mistero ruota sul fatto che l’attuale Nuovo Testamente è stato fatto a tavolino e si mette in dubbio la divinità di Gesù. A differenza del codice questo romanzo è forse meno avventuroso e più … come dire accademico, nel senso che ci sono varie parti in cui qualcuno cerca di rifilare al protagonista una storia, più o meno plausibile, sul perchè lo scrigno è importante e debba restare segreto.
Personalmente il libro non mi ha colpito più di tanto, ci si domanda di continuo "perchè lo fa?". Nessuno lo abbliga proteggere lo scrigno, anzi, anche le autorità norvegesi chiedono all’albino testardo di riconsegnare il reperto, ma lui insiste per capire cosa si nasconde dentro lo scrigno.
Comunque è uno di quelli che considero buoni libri da ombrellone, ovvero libri che tutto sommato si leggono bene, e se ti interrompi ogni tanto per fare due chiacchiere con i vicini di ombrellone recuperi bene il filo del discorso.
Buona lettura