Larry Bo, cronista di un noto giornale locale bolognese, è la voce narrante di questo libro in cui gli eventi ruotano intorno al misterioso omicidio di un tassista in un paesino di provincia. Un giallo? Anche, ma solo in parte, perché al protagonista, e a quasi tutti i personaggi che gravitano intorno a lui, e a volte contro di lui, non importa scoprire chi sia l’assassino. L’importante è fare lo scoop, riempire le pagine del quotidiano, battere sul tempo la concorrenza, cercare di sfruttare il più possibile la notizia. Direi che leggendo Più sangue, Larry si capisce alla perfezione come mai i delitti di Novi Ligure, Cogne, Erba e Garlasco si trasformano sempre ed inevitabilmente in interminabili soap-opera.
Il romanzo è una buona prova di narrativa, godibile, e il personaggio di Larry, giornalista quarantenne afflitto da una precoce crisi di mezza età dovuta all’instabilità sia della sua carriera sia della sua vita sentimentale, è descritto a tutto tondo, e il lettore può identificarsi in lui facilmente. La narrazione è leggera, gli eventi chiave si mescolano senza stonature con episodi di umorismo grottesco, i momenti migliori del romanzo. Ma Più sangue, Larry è una lettura interessante perché oltre alla storia fornisce uno spaccato perfetto del giornalismo italiano, e forse non solo: racconta la precarizzazione del lavoro, la scomparsa degli uffici e dei rapporti umani tra i giornalisti, che diventano segnati quasi esclusivamente da una competizione carrieristica, la necessità di venir meno anche alle proprie convinzioni morali per fare un lavoro decente, e cioè trovare lo scoop in grado di colpire i lettori. Per questo il romanzo offre molte risate, ma risate amare, perché in fondo la descrizione di questo degrado può adattarsi bene a molti altri settori della vita associata, e non solo il giornalismo.
Nota dell’amministrazione: questa recensione è stata modificata per collegare la recensione alla pagina del libro su anobii, come facciamo sempre, e per spostare un po’ più in avanti l’orario, per dare un po’ più di visibilità al post precedente. Chiederei a tutti di cercare di tenere almeno un due-tre ore tra un post e l’altro (basta controllare l’ora dell’ultima recensione sul blog e programmare il post su iobloggo), per non togliere visibilità a nessuno dei post. Grazie.
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