Editore: Vintage Genere: Narrativa, Novelle e racconti
Pagine: 230
ISBN: 0099274531
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Il nostro voto:
In this, her first collection of short stories, Winterson reveals all the facets of her extraordinary imagination. In prose that is full of imagery and word-play, she creates physical and psychological worlds that are at once familiar and yet shockingly strange.
In questa raccolta di racconti brevi, la Winterson mostra tutta la sua abilità nel costruire, anche in poche pagine, storie che stanno in piedi; scrivere novelle è sempre difficile e non è detto che tutti ci riescano.
La Winterson c’è riuscita.
Si passa dalle atmosfere di un amore nato durante un viaggio, su una nave, a quelle fantasiose di un mondo fatto di isole, di elementi, di persone che si fissano negli occhi e vedono tutto ciò che è stato; si passa da un mondo in cui non si dorme e in cui il protagonista lavora dormendo per sognare ciò che agli altri non è permesso al mondo incantato della novella del titolo, Il mondo e altri luoghi, in cui vediamo un pilota d’aereo alle prese con i suoi sogni di volare dove nessuno è mai stato, sogni accarezzati fin da bambino nei giochi con la sua famiglia.
Vediamo poi un uomo che al luna park ha un’avventura con una zingara; e poi un ricco signore la cui casa ha stanze che si perdono, porte che vengono chiuse e poi spariscono; una rivisitazione del mito di Orione e poi la meravigliosa novella d’apertura, ideale per gli amanti degli animali, che descrive il rapporto di una persona con un cucciolo di cane che la sconvolge più di quanto avrebbe pensato.
E poi, come non parlare di The poetics of Sex?
In una novella nata dalle domande che i giornalisti le hanno rivolto riguardo alla sua omosessualità, o comunque dai luoghi comuni che riguardano le donne omosessuali, l’autrice ricostruisce la perfetta naturalità di un amore che da altri viene concepito come “diverso”, “sbagliato”, “manchevole”: il sesso descritto in maniera esplicita ed implicita, le emozioni e i sentimenti, la capacità di questo amore di dare come solo l’amore può fare, come è normale che un amore faccia, qualunque esso sia. In una azzeccatissima metafora con la pittura (l’amante viene definita “Picasso”), vediamo questo rapporto dipingere sulla voce narrante dei nuovi orizzonti, e scopriamo che sono gli stessi orizzonti che sono stati dipinti su di noi dai nostri amori; vediamo come l’amore non ha sesso (concetto descritto anche in Scritto sul corpo, considerato il romanzo capolavoro della Winterson), è semplicemente amore.
Commovente e toccante.
E tutto, come sempre nella Winterson, ci viene descritto come se fosse perfettamente naturale, con uno stile impeccabile che si adatta a meraviglia ai contesti raccontati, sempre delicato e mai volgare.
Una citazione, tanto per invogliare alla lettura?
“Love is not the oil and I am not the machine. Love is you and here I am. Now.”
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