Traduttore: Hilja Brinis
Editore: TEA Genere: Narrativa
Pagine: 273
ISBN: 9788878181571
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Il nostro voto:
Nel secondo dopoguerra una coppia americana, annoiata da un matrimonio senza emozioni, sbarca sulle coste del Nord Africa in compagnia di un amico. In breve tra i tre si innesca un ambiguo gioco fatto di sguardi, parole non dette, gelosie e reciproche attrazioni. Nel magico delle labirintiche città del Marocco e delle dune del Sahara il romanzo svela quali fantasie trasgressive si annidino in un rapporto coniugale, quali patti innominabili si stringano in un amore, quali pericolosi equilibri si instaurino in un'amicizia a tre.
Di questo libro forse è molto più famosa la trasposizione cinematografica di Bertolucci. Ed è un peccato perchè il libro è molto intenso, a tratti estremamente oscuro, ma sicuramente interessante. Il vero protagonista del romanzo, secondo me, non sono nè Kit, nè Port, nè Tunner, i tre personaggi principali, ma la coppia. Kit e Port sono marito e moglie, coppia in crisi che viaggia per l’Africa, addentrandosi nel Sahara, con l’amico Tunner al seguito: il terzo comodo, ad un certo punto, la pedina scomoda di un gioco a tratti incompensibile. I personaggi, soprattutto Kit e Port, sono molto complessi, difficili da comprendere, la loro logica spesso sfugge al lettore. I loro comportamenti a volte non hanno un motivo preciso, seguono una logica interna al personaggio che il lettore non arriva mai a scoprire del tutto. Si tratta di un racconto straordinario di un amore non sano, di una malattia che invade il corpo e forse anche la mente, di un tentativo di ricostruzione schiacciato dal peso del cielo e della sabbia.
È difficile raccontare questo libro, perchè racconta di giochi, di silenzi, di parole dette al posto di altre, di sogni e fantasie che a volte non si capiscono del tutto. È però una storia indimenticabile, e quello che rimane davvero dentro è la coppia, come se non si trattasse di due personaggi ma di un’unica entità, e quando ne viene a mancare un pezzo il resto perde di logica. È a volte difficile accettare i comportamenti, comprendere i personaggi, anche se ciò che fanno è umano: è difficile perchè fa parte degli equilibri interni a una coppia, a un triangolo d’amore e amicizia che si trova lontano dalla civiltà, immerso nel deserto, pieno di silenzi e rancori e fantasmi di colpe.
È stata una lettura piuttosto complessa, questa, e non sono sicura d’aver afferrato tutti i significati, d’aver trovato un senso all’intera vicenda. È stata una lettura intensa, trascinante, chemi ha smosso qualcosa. E che consiglio, perché anche se è complessa, e qualcosa sfuggirà sempre, vale la pena di essere letta. E magari, una volta chiuso il libro, si può rivedere il film.
I nostri voti | |
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