Editore: Guanda Genere: Narrativa
Pagine: 224
ISBN: 9788860884916
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Il nostro voto:
In questo «romanzo di animali» il lupo è un filosofo, uno che ama starsene a pensare e scrivere, ma che improvvisamente vuole diventare meno astratto. La sua consorte anatra è un'anatra e basta, che svolazza spensierata ma ora si chiede se ai suoi figli, quando nasceranno, piacerà una madre che non sa niente del mondo. Hanno solo ventotto giorni, il lupo e l'anatra, per diventare quello che non sono: il tempo che ci metteranno le loro uova a schiudersi, il tempo di covare o svolazzare e prepararsi a essere genitori: il misterioso, e irripetibile, tempo dell'attesa. E se il lupo cova al posto dell'anatra... l'anatra intraprende un suo viaggio personale, tutto anatresco, dove incontra gatte giornaliste, struzzi direttori, tacchini chiassosi e treni che non fanno mai fermate; mentre il lupo, seduto immobile a covare al centro di una prateria, trova l’amico della sua vita, un vecchio riccio brizzolato afflitto di solitudine, ma anche incappa in volpi che lo invidiano, sanguisughe che lo intervistano, gufi benpensanti che lo legano a un albero. Finché le uova...
Non ci si aspetta molto da un libro con un titolo come questo: E se covano i lupi. Ancora meno ci si aspetta se si legge la quarta di copertina, e si sa per certo di essere di fronte a una fiaba. Be’, ci si sbaglia.
E se covano i lupi ha per protagonista una coppia davvero strana: un lupo filosofo con la testa perennemente tra le nuvole, e un’anatra la cui unica occupazione è raccogliere cocci sulla spiaggia e covare le sue tre uova. Un giorno, il lupo decide di provare ad essere meno astratto, e chiede all’anatra di poter covare lui le uova, in un luogo ben preciso definito La Postazione, e la lascia libera di far quel che vuole, nell’attesa, a patto di tornare in tempo per vedere schiudersi le uova, insieme. Da questo momento seguiamo il lupo, che cova le sue uova e continua a scrivere pensieri filosofeggianti sull’attesa (e più sono ambigui, meglio è!) e seguiamo anche l’anatra, che si trova a dover occupare il tempo che separa la coppia dalla schiusa. Accanto a loro, troviamo il riccio Richmond, che diventa amico del lupo, gatte giornaliste e schiere di gufi benpensanti, Lady Fox, la snob invidiosa, e una serie di personaggi secondari che accompagnano la trama al momento che tutti attendono: la schiusa delle uova.
In realtà, il libro può essere letto anche solo come fiaba, e azzarderei che possa essere adatto anche ai bambini (a parte una parolaccia, credo, o forse due). Ma contiene anche un meraviglioso messaggio sul senso dell’attesa, sull’impatto che le nostre azioni hanno sul mondo, anche se ci sembrano del tutto non riuscite, e un po’, se vogliamo, anche sulle ansie che ti attanagliano quando stai per diventare genitore. E poi ritroviamo il valore dell’amicizia, l’apprezzamento per le cose semplici e genuine, la serenità vera, l’amore: insomma, tutte quelle che ti aspetti di trovare nelle fiabe, con l’aggiunta di una morale che fa sorridere e intenerisce. Leggi e ridi, leggi e rifletti, leggi e ti innamori di personaggi come il riccio, come il lupo, come tutti quelli che, volenti e nolenti, quelle uova le covano per un’incredibile forza di attrazione.
Non sarà certo un capolavoro, E se covano i lupi, ma ha la capacità di far pensare e di divertire insieme. Un libro piacevole, che scorre veloce, che non è mai pesante e che non ha nessuna altra pretesa se non quella di farsi leggere e apprezzare per quello che è: una fiaba per grandi e piccini.
I nostri voti | |
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Trama | |
Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |
L’ho letto proprio da poco. La Mastrocola usa un linguaggio semplice ma le sue storie sono ricche di significati profondi mai scontati ^^
Verissimo 🙂
io lo sto leggendo e paola mastrocola ha usato dei linguaggi semplice, ma le sue storie sono richhe dei significati di profondi significati !
VE LO CONSIGLIO DI LEGGERE