Traduttore: Federico Pizzi
Editore: Dalai Editore Genere: Classici
Pagine: 91
ISBN: 9788860736666
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Il nostro voto:
"In fondo tutti i giovani sono come te. Vivono di sogni, illusioni, fantasticherie, vivono nella segreta speranza che un incontro possa cambiare la loro vita. Per questo, quando l'hai vista su quel lungofiume e le hai parlato, quando vi siete rincontrati e vi siete confidati, vi siete innamorati, hai pensato che la tua vita fosse cambiata, che per la prima volta il sogno si fosse trasformato in realtà. Poi... poi il destino ti ha costretto a tornare sognatore, e se nessuna notte bianca saprà ridarti la gioia di quegli istanti, almeno il loro ricordo rischiarerà i tuoi vagabondaggi, renderà più dolci i tuoi pensieri..."
Un racconto lungo o un romanzo breve, un’opera giovanile di Dostoevskij, molti diversa nell’ambientazione rispetto ad altre sue opere.
Il protagonista, di cui non si conosce il nome, è un ragazzo-sognatore, vissuto al di fuori della realtà per tutta la sua vita, che vaga per una Pietroburgo deserta e quasi desolante, abbandonata da tutti i suoi abitanti che trascorrono le vacanze in campagna. Una Pietroburgo eterea, fuori dal tempo e irreale, ma non per il protagonista che ha creato un rapporto particolare, di amicizia, con le case, i palazzi e le panchine della città. La vita sembra scorrere incantata, lievemente, fino al momento in cui il protagonista incontra Nasten’ka, di cui si innamora. Lei, grazie ai suoi racconti e alle sue confessioni, disvela al ragazzo un mondo che lui non aveva mai immaginato, portandolo a rendersi dell’illusione che ha vissuto in tutti quegli anni. Egli si butta a capofitto nella realtà, vive per lei, sognandolo e desiderandola ogni giorno, con sempre maggiore intensità, cominciando a capire cosa sia la realtà, finché non sopravviene la delusione finale.
Lo definirei un romanzo “lirico”, sognante, sospeso sul filo della realtà. L’atmosfera del romanzo appare distante dal reale, trasfigurata dal protagonista e dai suoi sentimenti, dal suo amore. Anche lo stile è poetico è “delicato”.
Lo consiglierei a tutti, anche a chi ha letto poco perché è molto intenso, interessante, da leggere in un fiato (magari di notte…) e allo stesso tempo poco prolisso.
I nostri voti | |
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Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
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