Traduttore: Maurizio Bartocci
Genere: Fantasy
Pagine: 309
ISBN: 9788804535003
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Il nostro voto:
Tempi duri alla fattoria Aching! Un mostro nel fiume, un cavaliere senza testa sul sentiero e un'ondata di incubi che calano minacciosi dalle colline. Come se non bastasse, il fratellino di Tiffany Aching é stato rapito dalla Regina delle Fate (anche se Tiffany non giurerebbe che questo sia un male). Armata solo di una padella e del libro magico di sua nonna (che per la verità si intitola Patologie ovine), Tiffany, giovane aspirante strega, andrà a riprendersi il fratello e... Ad aiutarla ci saranno anche i Nac Mac Feegle, i Piccoli Uomini Liberi, un'armata di spiritelli blu, ladri e rissaioli, espulsi dal Paese delle Fate per ubriachezza molesta...
Se ci si limita ad estrarre la trama pura e semplice da questo libro, si rischia di far venire fuori qualcosa di banale. Abbiamo un mondo agricolo-pastorale che sorge sul Gesso, un mostro che spunta improvvisamente dal fiume, un bambino che viene rapito dalla Regina delle Fate e una ragazzina che si mette in testa di andarlo a recuperare da sola, dato che si tratta di suo fratello. Succede spesso, però, che da trame all’apparenza banali vengano fuori romanzi che si finisce per adorare, perché non è importante solo il cosa raccontano ma anche il come lo raccontano. Ho già detto altrove che ho scoperto di adorare lo stile di Pratchett; qui, ancora di più che in altri suo romanzi che ho letto, come A me le guardie!, le parole scorrono esattamente come ci si aspetterebbe da una narrazione favolistica. Gli unici elementi che spezzano il racconto sono dei più o meno lunghi flashback in corsivo su Nonnina Aching, una sorta di nonna di tutta la gente che vive sulla collina del Gesso, il paese dove è ambientato il romanzo (compreso sempre nel Mondo Disco di Pratchett). Questi flashback, però, non vengono avvertiti come intrusivi e hanno anzi il potere di rievocare talmente bene un personaggio che non appare in realtà (quasi) mai da farti arrivare alla fine del libro a conoscerlo bene. Tiffany, il personaggio tramite i cui occhi il lettore segue la storia, è un personaggio che colpisce nella sua apparente semplicità: ragazzina sveglia che si irrita perché nella favole le principesse sono tutte bionde con gli occhi azzurri, mentre lei ha i capelli marroni e gli occhi marroni, e lo sa bene; che, non avendo molti libri in casa, sfoglia per lo più il dizionario e il vecchio libro di Nonnina Aching, Patologie Ovine; che si mette in testa che deve andare a riprendersi suo fratello, rapito dalla Regina delle Fate, non tanto per spirito fraterno, quanto perché il fratellino è suo e la Regina non ha diritto di prenderselo.
Una strega vede attraverso le cose e oltre le cose. Una strega vede più lontano. Una strega vede l’altro lato delle cose. Una strega sa dove è, e quando è.
Come dicevo su, Terry Pratchett si mostra capace di scrivere una storia che può dare di già sentito, ma con uno stile che fa sembrare tutto nuovo, o meglio, rinnovato; meno disincantato (Tiffany non ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e la remissività delle principesse delle fiabe) ma allo stesso tempo con momenti che sanno di onirico, specialmente quando si arriva ad oltrepassare i confini del mondo della Regina. Lo spirito di Pratchett, poi, viene fuori anche dai personaggi comprimari, come la strega che pronuncia la frase quassù, Miss Perspicacia Tick, descritta con una una sottigliezza talmente credibile che ti sembra quasi di poterla vedere. E poi c’è il gruppetto di spiritelli scalmanati che si ritrova anche nel titolo.
– Vero, ragazzi? Cos’è che ci rende famosi?
– I furti! – gridarono in coro gli omini blu.
– E cos’altro?
– Le scazzottate!
– E cos’altro?
– Le sbevazzate!
– E cos’altro?
A questo punto si interruppero per riflettere, giungendo però tutti alla medesima conclusione.
– Sbevazzate e scazzottate!
Si tratta dei Piccoli Uomini Liberi o Nac Mac Feegle: spiritelli blu che portano il kilt scozzese e danno l’impressione di parlare con accento sardo. Alleati piuttosto particolari, dunque, dato che si tratta di un gruppo di dissidenti espulsi dal Paese delle Fate per ubriachezza molesta.
La serie di “Tiffany” comprende al momento altri due volumi, tradotti da poco in versione italiana: Un cappello pieno di stelle e La corona di ghiaccio. Tanto per riportare una curiosità, la copertina de La corona di ghiaccio riprende lo schema di quella de L’intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi. E ci sono proprio i piccoli omini blu a far capolino dalla neve.
I nostri voti | |
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Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |