Traduttore: Cristina Moroni, Nadia Cicognini
Serie: Ciclo dei Guardiani #1
Editore: Mondadori Genere: Fantasy
Pagine: 493
ISBN: 9788804546993
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Schede libro: Sito editore :: Goodreads :: Anobii
Il nostro voto:
La notte di Mosca è pericolosa. Criminali e assassini si aggirano per le strade e si mescolano agli Altri: vampiri e mutanti, stregoni e fattucchiere che escono in caccia dopo il tramonto. La loro forza è immensa, ma non bastano le armi tradizionali per combatterli. Solo Anton e quelli come lui possono riconoscerli, perché compito dei guardiani è quello di far rispettare l'antica tregua stipulata tra le Forze della Luce e le Forze delle Tenebre. Ma qualcosa nella pace millenaria che divide il popolo della notte da quello del giorno si è incrinato, e il destino dell'umanità ora è legato a quello di un ragazzo che non sa di possedere un enorme potere. Comincia così una guerra senza esclusione di colpi, tra macchine di lusso e una civetta parlante, mafia russa e minacce apocalittiche, vodka e sortilegi.
Primo di una trilogia, I guardiani della notte (da cui è stato tratto un filom che non rende assolutamente giustizia) cattura il lettore già con il retrocopertina dove si legge:
“Si autorizza la diffusione del presente testo a sostegno della causa della Luce”
La Guardia di Notte“Si autorizza la diffusione del presente testo a sostegno della causa delle Tenebre”
La Guardia di Giorno.
Quest’introduzione fa già comprendere in qualche modo, oltre che la costruzione della trilogia (continuerà con I Guardiani del Giorno e i Guardiani del Crepuscolo), anche l’ambiguità della stessa.
È difatti un fantasy oscuro, con un’atmosfera noir molto marcata e un tipo di narrazione differente da quella a cui siamo abituati, più cinica e ironica (sarà che l’autore è russo…).
Noir è anche in qualche modo la trama. Si tratta di tre episodi separati solo formalmente, in cui la componente investigativa è molto forte.
L’ambientazione è la Russia moderna, in cui Luce e Tenebre cercano di mantenere un equilibrio. Nonostante il tema “visto e stravisto” (se pensate solo alla saga di Dragonlance), Luk’janenko riesce a sviluppare un libro talmente originale da restare strabiliati.
L’equilibrio infatti è tenuto dalle Guardie, nient’altro che organizzazioni in cui lavorano semplici impiegati statali che possiedono un qualche tipo di potere paranormale.
Non sono “eroi”, sono anzi costruiti magistralmente nel loro cinico realismo. Anton, il protagonista di questo primo libro, è tutt’altro che buono, eppure combatte per la causa della Luce. Le streghe, i vampiri e i mutantropi che incontra, facenti parte della Guardia di Giorno (di notte agiscono le forze delle Tenebre, quindi la Guardia è quella della luce, e viceversa), non si comportano in modo molto diverso da lui. La distinzione tra Luce e Tenebra dunque, anche se all’inizio sembra netta e banale, man mano che il racconto si sviluppa diventa sempre meno netta.
I maghi della Luce non sono molto meno egoisti e approfittatori di quelli delle Tenebre ed entrambe le forze cercano di sfruttare la rigida burocrazia che le regola a loro vantaggio, cosa che è rappresentata meravigliosamente nel primo episodio in cui un ragazzo deve scegliere da che parte schierarsi.
Concludendo: il punto di forza del libro, oltre che l’ambientazione originale, è anche la costruzione dei personaggi, nonchè il modo di intrecciare trama e ordito della storia in modo da rendere le rivelazioni inaspettate e interessanti.
I nostri voti | |
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Trama | |
Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |