Traduttore: Luca Canu
Editore: Salani Genere: Fantasy
Pagine: 216
ISBN: 9788884517487
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Il nostro voto:
Nat ha tutta l'aria di essere un adolescente normale. Ma non è così, a meno che non vi sembri normale vivere da soli in una casa infestata da demoni e passare le giornate a far loro da baby-sitter. Una vita dura quella di Nat! Tra scansare un artiglio, nutrire una banda di mostriciattoli pestiferi, dribblare un tappeto indemoniato e schivare un essere peloso non meglio identificato, non resta tempo per molto altro. Sia chiaro, Nat ha preso il suo lavoro molto seriamente, ma ogni tanto vorrebbe svagarsi un po', uscire con una ragazza magari... Però il suo primo appuntamento si rivelerà un disastro completo e scatenerà una serie catastrofica di eventi, non ultimo l'evasione della Bestia Assassina. Mai lasciare incustodita una casa piena di demoni...
Prendiamo un adolescente orfano che ha perso da poco anche il suo mentore, mettiamolo in una moderna casa di Seattle (stato di Washington, USA) e affidiamogli il compito di custodire – attenzione, custodire, non dare la caccia – piccoli e grandi ammassi di caos solidificato. In due parole, un Demon Keeper, un Custode di Demoni. È proprio questo il “mestiere” di Nathaniel, Custode in erba che deve mostrarsi all’altezza dei grandi Custodi del passato, di cui conserva in casa tutte le urne; alcune anche vuote, dato che in questo particolare lavoro non sempre resta un pezzo del Custode da poter conservare. Insieme a tre demonietti-servitori e un grosso cane pastore, Nathaniel trascorre le sue giornate a dar da mangiare ai demoni che tiene nella grande casa in Queen Anne Hill (giusto una curiosità : una Queen Anne Hill, a Seattle, esiste davvero) e a custodirne nel sotterraneo uno in particolare, la temibile Bestia. Un piccolo errore del giovane Custode, però, innescherà una serie di eventi che lo porteranno sulle tracce di un ragazzino smarrito e di un Misterioso Figuro – che tanto Misterioso non è.
La struttura narrativa è molto semplice, segue la linea temporale degli eventi, con qualche flashback che introduce la figura mancante del mentore Dhaliwahl. Il punto di vista è principalmente quello di Nathaniel, ma vi sono anche brevi capitoli in cui l’autore passa momentaneamente dalla parte di altri personaggi, compreso il Misterioso Figuro. Questa scelta non porta a particolari confusioni, dato che il punto di vista non cambia di punto in bianco; ne viene scelto uno di volta in volta e l’autore si impegna a mantenerlo fino alla fine del capitolo. Non vi sono moltissime descrizioni, persino il personaggio principale viene appena abbozzato e solo da alcuni indizi qua e là si può intuire che è scuro di occhi e di capelli e ha intorno ai sedici o diciassette anni. L’autore sembra invece più interessato a mostrare i demonietti che si incontrano, anche perché si potrebbero considerare l’elemento più originale del libro. Uno dei miei preferiti, ad esempio, è Deleterio – un nome, un programma – che è l’incarnazione demoniaca delle brutte sorprese. Ogni demone e demonietto, infatti, è la personificazione di una qualche forma di caos. Il protagonista, in ogni modo, se anche non ti induce una simpatia trascinante, ha almeno la capacità di far sorridere:
… sollevò il bastone serpente come uno sciamano e tentò di rendere più grave la sua voce. «Ascoltatemi, creature di questa casa, perché io sono Nathaniel Grimlock, Custode di…» Stava per dire “demoni” quando il bastone si afflosciò. La luce tremolò e illuminò il suo fondoschiena in modo claunesco. L’orologio si fermò. Nathaniel fece un passo indietro e inciampò sul tappeto, finendo col sedere per terra.
Dal punto di vista stilistico, invece, non presenta particolari fronzoli. Scorre bene, nonostante qualche piccola pecca: non ci sono particolari colpi di scena, o meglio, sono tutti piuttosto prevedibili, tranne forse il modo in cui si svolge in finale; è presente qualche piccolo infodump (eccesso di informazioni). L’autore sente il bisogno di spiegare la natura dei demoni e una parte del passato di Nathaniel ma questo avviene per lo più nei flashback e nei dialoghi e la sensazione di intrusione dell’autore stesso risulta quindi un po’ attenuata.
Con la traduzione del titolo originale poteva andare peggio: Demon Sitter suona in effetti un po’ infantile, ma è comunque meglio di qualcosa come il Custode di Demoni, che al contrario avrebbe dato una nota forse banale.
Nel complesso, la storia dà l’impressione di essere rivolta per lo più ad un pubblico di ragazzi, ma non penso che gente con qualche anno in più avrebbe particolari difficoltà ad affrontare la lettura in modo piacevole e probabilmente noterebbe anche alcuni “messaggi” che passano sottobanco, come la presenza del caos nel mondo e l’esistenza di tanti ragazzini smarriti, che rischiano ogni giorno di essere preda di demoni – di ogni genere.
I nostri voti | |
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Trama | |
Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |