Editore: Mondadori Genere: (Auto)Biografia
Pagine: 128
ISBN: 9788804562078
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Il nostro voto:
Ad Andrea Camilleri, recatosi da Roma a Siracusa per assistere alla rappresentazione di una tragedia classica, capitano alcuni avvenimenti strani.Qualcuno gli infila in tasca un biglietto con un numero a cui telefonare, ma da una cabina pubblica. E non è possibile ricostruire chi sia l'utente a cui quel numero corrisponde.L'Andrea Camilleri scrittore di romanzi gialli non può sottrarsi a una serie di misteri via via più fitti e inquietanti. Misteri che lo conducono a un casale sperso nella più remota campagna, dove gli verranno mostrati alcuni curiosi oggetti e un diario incredibile, scritto di suo pugno da un artista di quattro secoli prima.Un artista grandissimo e maledetto: Michelangelo Merisi, il Caravaggio. Le note brevi, secche, disarticolate e visionarie di questo diario, alla cui stesura Camilleri dedica un virtuosismo mimetico capace di restituire tutte le torsioni, le incrinature, i bagliori del più corrusco italiano seicentesco costituiscono una sorta di anomalo romanzo "nero", fitto di ombre e di allucinazione, sul periodo trascorso da Caravaggio a Malta e in Sicilia nell'estate del 1607.Questa volta la scrittura di Camilleri si distacca dal saporoso impasto che lo ha reso celebre e si tuffa nel passato per sintonizzarsi, attraverso le aspre e dissonanti note barocche, sulla psicologia torturata dell'artista e indagare le ragioni profonde della sua pittura. Il risultato è un testo che ci restituisce con enorme intensità la voce di un pittore grandissimo e misterioso. L'immedesimazione narrativa di Camilleri riesce così nel miracolo di offrirci uno sguardo nuovo su quell'arte inimitabile delle luci e delle ombre che da secoli ci affascina con la sua potente, straniata suggestione.
Per commentare questa breve storia, bisogna conoscere la vera storia del Caravaggio e confrontarla con la trama, quindi vi avviso: ci potrebbero essere spoiler e anticipazioni. Il romanzo comincia con una cornice inventata, ma molto realistica (molti la scambierebbero per un fatto realmente accaduto!): Camilleri riceve un biglietto di uno sconosciuto che lo invita in un casolare e lo ringrazia per aver tenuto compagnia a sua moglie nelle ultime ore di vita, quindi lo ricompensa facendogli leggere un documento unico: il diario di Michelangelo Merisi, alias Caravaggio, relativo al suo periodo di vita in Sicilia e a Malta. Il diario comincia appunto con il pittore che, per via di una condanna capitale per omicidio, si rifugia a Malta. A queste notizie storiche seguono moltissimi avvenimenti fittissimi, che vengono raccontanti lacunosamente così da poterli “condensare” in poche pagine mantenendo allo stesso tempo il mistero. Il cardine del romanzo è il motivo del sole nero, che deriva dall’interpretazione dei quadri del grande artista: Caravaggio dichiara di vedere il mondo come attraverso una caligine, come se il sole rimandasse una luce nera, che avvolge tutto e solo alcuni particolari lascia illuminati. Il sole nero viene visto dai personaggi che con Caravaggio interagiscono come segno di castigo per la condotta del pittore, ma anche, e proprio dallo stesso Caravaggio, come una pena infinita e inevitabile: egli è certo che è il suo destino vedere la luce nera, la maledizione che si porterà dietro fino alla tomba. La bravura della penna di Camilleri è appunto nel rendere l’animo tormentato di questo artista anche attraverso un linguaggio non comune, anche il lettore avverte il peso di questo misterioso sole nero che grava su Caravaggio, il lettore avverte la stessa frettolosa impazienza di Michelangelo Merisi nel dover continuamente fuggire. Ovviamente, come caratteristica dello scrittore siciliano, l’ambientazione è resa con un linguaggio che qui raggiunge un livello di mimesi rispetto all’italiano del XVII secolo impressionante. Bisogna anche dire che lo scopo per cui questo romanzo è stato scritto limita il numero di pagine e quindi anche la suspense e il senso di soddisfazione che può dare: è stato pensato per una mostra sul pittore e doveva impiegare poche cartelle, ma nonostante questo ci fa passare alcune ore in ottima compagnia! Un folle incubo da cui si fatica a risvegliarsi…
I nostri voti | |
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Trama | |
Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |
Camilleri è uno di quegli scrittori di cui non sono mai riuscito a leggere nulla… però proverò con questo! La tua recensione mi ha stuzzicato.
beh dipende da quello che scegli di camilleri…x esempio, molti storici sono alquanto pesanti, per esmepio "il birraio di preston", ma le avventure di montalbano e romanzi come "maruzza musumeci" e "la pensione eva", sono più leggibili..
Veramente impressionante, come libro. Se non avessi saputo che era un romanzo, avrei creduto davvero che si trattava di appunti del Caravaggio; anzi, a volte dovevo ricordarlo a me stessa per non essere travolta dal romanzo. Colpa della cornice, ma soprattutto del linguaggio usato. Perfetto.
Non conoscevo quasi per niente la storia di Caravaggio, ma mi ha colpito che in questo periodo ho visto molti dei quadri nominati nel romanzo. Credo che cercherò di reperire più informazioni possibili, su di lui, E poi rileggerò questo romanzo.