Editore: Garzanti Genere: Narrativa
Pagine: 210
ISBN: 9788811681663
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Il nostro voto:
Chiara è stata un'attrice, bellissima e spregiudicata. Ha avuto tutto dalla vita. Tranne l'amore di sua figlia Sofia. Quella che ha più amato, il frutto della sua passione più sofferta. Ma Sofia l'amore non sa cosa sia. Forte e ambiziosa, ha un aspetto insignificante e un carattere d'acciaio. Odia sua madre e la vuole distruggere con un libro. Si chiama Diario straordinario, ed è un assoluto bestseller. Nelle sue pagine, dure come pietre, Sofia ha messo alla berlina le scelte di Chiara, accusandola di essere un'arrivista, un'arrampicatrice senza scrupoli, una donna che ha pensato sempre e solo a sé stessa. L'ha fatta a brandelli. Si è vendicata.Ma i sentimenti non hanno una sola faccia. Lo sanno bene le sorelle di Sofia: Benedetta, dolce e concreta, e la piccola Emma, il folletto di casa.Per Chiara è venuto il momento di fare i conti con i segreti e le bugie della sua vita. Non le resta altro che imboccare quella strada di verità che non ha mai avuto il coraggio di percorrere. Perché adesso la realtà non è più un palcoscenico. Ora Chiara non può più recitare.Dalla vincitrice del Premio Bancarella 2003, un romanzo che tocca il cuore della vita di ogni donna: il rapporto tra madre e figlia. Solo attraverso gli sguardi incrociati di Chiara, Sofia, Benedetta ed Emma riusciremo a capire quanto sono complessi e ricchi i rapporti familiari. Solo attraverso il confronto tra le loro storie, così magicamente intrecciate, l'amore sospeso che c'è tra loro potrà finalmente trovare pace.
Ho una vera e propria passione per le storie di donne, e in questo senso Il cerchio degli amori sospesi aveva tutte le carte in regola per fare breccia nel mio cuore: un rapporto tra madre e figlia che definire difficile è un eufemismo, una storia che viene raccontata in modo diverso, con tutti i retroscena che solo i silenzi e i segreti possono regalare. Eppure penso che a questo romanzo manchi qualcosa, che non abbia quel guizzo in più che l’avrebbe reso davvero interessante.
Tutto nasce da un libro che Sofia, la figlia, pubblica, e che in poco tempo diventa un best-seller; si intitola Diario straordinario e di fatto racconta la storia della madre, Chiara, modificando sì nomi e luoghi, ma non abbastanza da rendere irriconoscibili i veri protagonisti della storia. Sofia disprezza fortemente la madre, prova per lei un risentimento potente e radicato, e tutto ciò traspare dal libro che ha scritto, in cui racconta la storia della sua famiglia dal suo punto di vista. Punto di vista parziale, come ci dimostra Chiara, che nasconde un segreto alle figlie: è gravemente malata, e il libro di Sofia di fatto le dà l’occasione di ripensare alla sua vita intera, di dare un senso diverso alle cose che hanno fatto soffrire sua figlia, e di mostrarle che, forse, tutto il suo odio e il suo disprezzo si fondano su premesse sbagliate.
Come dicevo, la storia sarebbe interessante, e lo stile dell’autrice è abbastanza godibile; il romanzo non è poi lunghissimo e la lettura tutto sommato è piacevole. Ma non ho trovato nulla che mi tenesse davvero incollata alla pagina, nulla che mi facesse appassionare a una o all’altra delle figure femminili presentate. Anche la caratterizzazione dei personaggi non mi è parsa nulla di eccezionale; per quanto azzeccata rispetto all’intreccio che è stato creato, non mi ha restituito personaggi indimenticabili, o comunque così realistici da sembrare vivi. Ci sono stati momenti in cui non ho seriamente capito le motivazioni di tutto l’astio che Sofia nutre per la madre: può darsi che sia un limite mio, può darsi che il libro, per come è costruito, ci restituisca più fedelmente il punto di vista della madre. Però a volte non ho capito la molla di certi comportamenti, di certi sentimenti.
Come ripeto, lo stile dell’autrice è godibile, e la lettura rimane comunque piacevole. Ma un libro non può essere fatto soltanto di stile godibile e lettura piacevole; credo che ci debba essere anche altro, una storia forte, personaggi a tutto tondo, ben caratterizzati, che sappiano lasciarci qualcosa. Non sento di aver ricevuto qualcosa da questo libro, per lo meno non qualcosa che mi sia rimasto una volta che l’ho chiuso. Non mi sento di sconsigliarlo, perché alla fine non è un pessimo libro. Ma non sarebbe nemmeno tra i libri che consiglio.
I nostri voti | |
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Personaggi | |
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