Traduttore: Adriana Valori Piperno, Paola Faini
Editore: Newton & Compton Genere: Classici, Narrativa per ragazzi
Pagine: 189
ISBN: 9788854105768
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Schede libro: Sito editore :: Goodreads :: Anobii
Il nostro voto:
A oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Alice, come romanzo e come personaggio, conserva ancora intatta tutta la sua freschezza, conquistando l'attenzione non solo dei più giovani, ma anche degli adulti, che scoprono continue sfide e rinnovati spunti d'interesse nei suoi giochi linguistici, nei suoi trucchi psicologici, nell'intrigante verosimiglianza che una narrazione stringente e incalzante riesce a conferire anche alle situazioni più assurde.La storia di Alice è un gioco, e come ogni gioco va riscoperta con occhi che sappiano guardare al di là della realtà. Ma il gioco è l'essenza della vita, e forse tra i sogni segreti di tanti c'è proprio la tana d'un coniglio bianco da esplorare, uno specchio al di là del quale scoprire un mondo solo in apparenza molto diverso dal nostro, ma per sostanza terribilmente simile.
Ultimamente sto rileggendo diversi classici del fantasy: tra le mie letture più recenti, Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio, di Lewis Carroll.
La trama di entrambi i romanzi è celeberrima, anche perché (oltre a trattarsi di testi scolastici) è stata citata e ripresa in diversi altri libri, cartoni animati, film, fumetti, persino videogiochi.
Ma per precisare diciamo pure che la storia racconta dei sogni della piccola Alice Pleasance Liddle, bambina inglese nobile di 7 anni, dalla fervida immaginazione e dall’intelligenza pronta.
L’elemento che più apprezzo in questi due romanzi è che sono veramente densi di significato.
Diciamo che si compongono di più livelli: uno più superficiale, prettamente fantasioso e d’intrattenimento, e uno più profondo, intriso di satira sociale, parodie e svariati doppi sensi.
Carrol gioca splendidamente con i giochi di parole, con le similitudini e con le allegorie: ogni personaggio, ogni creatura, ogni elemento ha un suo secondo significato specifico, una doppia vita e realtà nel sociale.
Però, oltre a questo significato profondo, ciò che rende questi due romanzi grandi tra i classici è il fatto che possano essere letti e compresi da tutti, sebbene in maniera diversa, proprio perché sono composti da diverse chiavi di lettura.
La lettura è talmente piacevole, scorrevole ed elegante che chiunque, indipendentemente dall’età e dalle conoscenze individuali, può apprezzarla.
Quindi possono essere letti come romanzi satirici sulla società inglese dell’800, oppure come romanzi sulla psicologia dei sogni, fantastici, per ragazzi, ecc.
In ogni caso, risultano sempre emozionanti, divertenti, bizzarri… un caleidoscopio di colori, forme, immagini strane e oniriche davvero delizioso.
Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio sono due classici della narrativa senza tempo, consigliati a tutti i lettori: sia coloro che vogliono leggere scritti arguti e ironici, cogliendone la profondità di pensiero, sia coloro che vogliono divertirsi con immagini e racconti bizzarri, e sia coloro che semplicemente credono che i sogni e la fantasia non abbiano età.
I nostri voti | |
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Trama | |
Personaggi | |
Stile | |
Ritmo | |
Copertina | |
Generale: |
Copio e incollo i commenti ricevuti da questa recensione sul vecchio blog:
Rei il 04/11/2004
Che bella recensione Minhea! Anche io ho letto recentemente questi due romanzi, e concordo pienamente con te, sono veramente molto belli. E’ incredibile la capacità di Carrol di giocare con la lingua, stravolgendone le regole per spiazzare il lettore. Il mio preferito resta "Attraverso lo specchio", che trovo un po’ più maturo e anche più profondo, ma sono splendidi entrambi. L’unica nota "negativa", per così dire, è che leggendolo in italiano spesso i doppi sensi e l’ironia di molti passaggi vanno persi nella traduzione; anche con la presenza di numerose note esplicative, a volte il ritmo della narrazione ne risulta un po’ danneggiato.
Minhea il 05/11/2004
Ciao Rei! ^_^
Grazie per i complimenti, sono lieta che la mia recensione ti sia piaciuta: le tue in compenso sono tutte bellissime. *_*
Comunque concordo in pieno con ciò che hai scritto: anch’ io preferisco Attraverso lo Specchio, lo trovo più profondo e sviluppato ancora meglio rispetto al primo.
Purtroppo hai perfettamente ragione per quanto riguarda i doppi sensi, i giochi di parole e l’ ironia di Carrol: molto è andato perso nella traduzione, e infatti le note a fondo pagina rendono la lettura italiana meno immediata e un pò più macchinosa rispetto a quella inglese.
Comunque ciò non toglie che siano sempre due splendidi romanzi. ^_^
Ciao!
crystal il 03/02/2005
Oh, è vero… Carrol era un genio!! Ho letto anch’io quei due libri, e con immenso piacere lo rifaccio spesso…
Pulce il 03/02/2005
Sono decisamente d’accordo con la tua recensione! Io li so leggendo entrambi proprio in questo periodo… in inglese, grazie a un regalo graditissimo di una mia amica! *.*
Infatti direi che le traduzioni in italiano sono spesso carenti: a parte il fatto che molti doppi sensi e giochi di parole si perdono completamente, e questo è inevitabile, io le ho trovate un po’ inadeguate!
Carroll è uno dei miei autori preferiti.
Mi piace soprattutto perchè i suoi scritti si prestano a diverse chiavi di lettura proprio come sotolinei nella tua bellissima recensione.