Sam è “segnato”: viene da una famiglia in cui, all’età di quindici anni, già si maneggiavano pannolini e biberon. Comprensibilmente, è un po’ spaventato dal sesso, convinto di rimanerci incastrato come da tradizione familiare: è appassionato di skateboard e il suo idolo è un grande skater di cui tiene un poster enorme in camera da letto, di cui conosce a memoria un libro autobiografico e con cui, a volte, parla, confidandosi, dandosi da solo le risposte traendole dal libro di cui conosce ogni frase. Poi conosce Alicia e il suo mondo inizia a ruotare intorno a lei. Innamoratissimo, affronta questa nuova relazione e le paure che la accompagnano con uno spirito nuovo, continuando a confidarsi più con il poster che con sua madre, fino a quando succede l’inevitabile. Da lì, tutto cambia, tra salti nel futuro in cui Sam fa la figura dell’idiota (perchè, d’altra parte, è un futuro di cui non sa nulla) e che lo preparano al futuro che arriverà , e momenti di riflessione e crescita di questo ragazzino.
Il tutto è raccontato con lo stile ironico e divertente che i lettori di Hornby sicuramente già conoscono. Inoltre ho apprezzato molto il modo in cui l’autore è riuscito a descrivere le sensazioni del ragazzino, attratto e insieme impaurito dal sesso, pronto a ideare soluzioni strampalate ai problemi che gli corrono incontro e a rimediare un po’ come riesce; molto bello anche il rapporto descritto con la madre e con il poster del suo idolo, e anche se i salti nel futuro provocati proprio dal poster risultano un po’ poco credibili, tutto il resto basta a farci dimenticare questo aspetto. Il libro, in definitiva, è una descrizione fresca e giocosa del primo amore, con i suoi problemi e i suoi affanni, e della vita vista da un adolescente costretto dagli eventi a crescere di botto.
Altra cosa che ho apprezzato è che, nonostante tutto sia raccontato in prima persona da Sam, anche le motivazioni e a volte i sentimenti che muovono gli altri personaggi, soprattutto Alicia e i genitori di Sam, sono intuibili anche se velate dal punto di vista del protagonista. Inoltre, anche se la storia è su un adolescente e sul suo rapporto con il sesso e con l’amore, non è impossibile trovare, disseminate nel testo, riflessioni “adulte” o che comunque potrebbero essere fuori luogo nella storia di un quindicenne. Tutto scorre in maniera molto naturale, sia le difficoltà che le soluzioni ai problemi, e la storia sembra quasi finire troppo presto, anche senza il lieto fine che, a dirla tutta, avrebbe stonato. Si passa qualche ora di compagnia piacevole, frizzante e divertente con questo libro, un po’ spensierato e un po’ serio, e a volte ci si trova a ridere anche delle difficoltà . Forse perchè chi lo legge a volte non è un quindicenne, e ha vissuto quelle cose e sa come siano…finte difficoltà , dopo qualche anno.
Insomma, un libro consigliatissimo. Hornby è sicuramente un autore divertente che non ha tantissime pretese e che si lascia leggere che è un piacere, e questo libro ne è solo una riconferma.