“Sotto certi aspetti ci sono nella vita poche ore più piacevoli di quelle dedicate alla cerimonia del tè del pomeriggio.”
– Ritratto di signora, Henry James
Curiosità libresche
L’unica copia rimasta del poema epico Beowulf è conservata alla British Library.
Citazioni
La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
– Theodor Adorno
Vittorio parte alla volta di Bari per seguire il lavoro, Francesca lo segue per lasciarlo e Manu fugge da un fidanzato che detesta. La Baronessa, vecchia auto di autoscuola e quarto tacito personaggio, li porta, chilometro dopo chilometro, disavventura dopo disavventura.
Strade Bianche è un romanzo picaresco, tra il serio e il faceto che dipinge un gruppo di trentenni identificati ciascuno dalla propria precarietà . Per Vittorio si tratta di una precarietà sia lavorativa, sia psicologica che lo lascia sballottato tra grandi ansie e gesti di coraggio improvvisi. Francesca vive lacerata dallo stare contemporaneamente con Vittorio e con il suo capo, il veterinario Luca. La sua è una precarietà sentimentale che la vede attratta, consciamente o inconsciamente, da entrambi e che la tiene ancorata in un limbo dal quale vuole liberarsi. Manu, il personaggio più interessante del trio, è una ragazza spontanea e schietta che esce da una storia complicata e che, in un modo un po’ ingenuo e un po’ caotico, cerca se stessa.
L’insieme di queste tre personalità e di un po’ di sana sfiga genera un racconto divertente e un po’ strampalato che alterna momenti intimisti ad appartamenti distrutti a sassate e cameriere con la benda da pirata.
Il romanzo è scritto a tre voci, espediente riuscito soprattutto grazie all’ottima caratterizzazione della voce di Manu che spicca tra le altre due, spesso troppo simili, e grazie alla limitatezza dello scenario d’azione. L’abitacolo della Baronessa, infatti, funge da centro narrativo e impedisce che un eventuale separazione dei personaggi generi una narrazione frammentata e difficile da seguire.
Ci si affeziona facilmente ai tre protagonisti, anche se il motore del romanzo è del tutto pretestuoso, al punto che i singoli episodi diventano centro temporaneo della narrazione, oscurando il fine ultimo. Del resto, come in tutti i buoni viaggi, non conta tanto la destinazione, quanto tutto ciò che succede mentre ci vai.
Info utili Titolo e autore originale: Strade bianche, Enrico Remmert
Collana, editore e anno: Romanzi e racconti, Marsilio, 2010
ISBN o ISSN: 9788831706841