Questo è uno di quei libri che mi lasciano perplessa, perchè non riesco a capire se mi siano piaciuti o no. Sì, lo so che è una cretinata, ma comunque è l’impressione che lasciano, quel "mah" che ti esce a fine lettura e non sai interpretare.
La storia è abbastanza semplice: una donna, Pamela, rimasta vedova di recente, licenzia il suo giardiniere che ha sorpreso a far pipì sui fiori. Poi però si trova in difficoltà, perchè è una donna abituata a stare con le calze di seta, le gonne al ginocchio e i golfini, le collane di perle, e sistemare la casa per lei è un problema. Per sua fortuna passa di lì Elizabeth, una ragazza che ha bisogno di lavorare e si offre di aiutarla. Da quel momento, Elizabeth diventa l’uomo tuttofare di casa Emerson, e noi veniamo a conoscenza di questa strana famiglia i cui componenti sono tutti un po’ particolari. La cosa che più mi ha colpito è il singolare contrapporsi di Elizabeth, una ragazza indipendente, sciatta e un po’ disordinata, a Pamela, una signora raffinata sempre vestita di tutto punto, incapace però delle cose più semplici, sempre affidate ai domestici. Tra queste cose, anche il regolare gli orologi a pendolo della casa, cosa che suo marito faceva invece alla perfezione (in questo si richiama il titolo originale). Elizabeth diventa una figura importante per la famiglia, in cui i figli spesso si distaccano da una madre invadente e poco incline a riconoscere i propri errori. Diventa una parte della famiglia, presente nei momenti belli come in quelli più tragici, non sempre capace di distaccarsene quando e come vorrebbe. Il finale un po’ te lo aspetti, perchè è la naturale conclusione della vicenda.
Tutto sommato, il libro è scorrevole e piacevole, e ti tiene incollato fino all’ultima pagina perchè vuoi sapere quale altra stramberia capiterà a Elizabeth, o alla famiglia Emerson. Ma mi è rimasta una sensazione di insoddisfazione, come se al libro mancasse qualcosa, come se potesse esserci di più.
Infine, un piccolo appunto: il libro costa poco più di 18 euro e mi sembrano, sinceramente, un po’ tantini.