Appena ho chiuso questo libro avevo un sorriso enorme. Quest’anno ho letto cose piuttosto pesanti, e questa è stata una boccata d’aria necessaria e divertentissima. Una vera e propria soddisfazione, anche perchè non mi aspettavo che fosse così carino, ironico e divertente…mi aspettavo un libro senza infamia e senza lode, e invece sono qui a tesserne le lodi e a consigliarlo per le vacanze estive che si avvicinano.
Chi ha visto il film tratto da questo libro, Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, forse conosce già a grandi linee trama e personaggi. Ma credo che leggerli sia ancora meglio, vuoi perchè quando un libro diventa film qualcosa viene sempre perso, vuoi perchè ci sono punti così spassosi che si scoppia a ridere, e ridere per un libro è, secondo me, molto meglio che ridere per un film. La trama si sdoppia tra presente e passato – un passato che non segue un ordine cronologico preciso, ma quello dei ricordi dell’anziana Ninny, che incontra una donna alla casa di riposo, la nuora di una vecchia brontolona, e con i suoi ricordi, i suoi racconti, le sue esperienze di vita la aiuta a ritrovare se stessa. E’ il passato la cosa che ho trovato più interessante, con i giornali, i personaggi, la storia di questo amore tra due donne che viene subito accettato e capito, e rispettato, la storia di questo paese che si raccoglie tutto intorno alla fermata del treno e che non conosce barriere religiose, razziali o di qualsiasi tipo. E’ una storia divertente, a tratti commovente, a tratti emana una forza indescrivibile. Ma è bella, va letta, va vissuta, e bisogna riderne e piangerne perchè lo merita.
E’ molto facile innamorarsi di Idgie e di Ruth, della loro storia sofferta, del loro amore tenero eppure tenace. E’ molto facile immaginare il caffè, l’andirivieni dei clienti, immaginare anche quelli casuali, che passano una volta ogni tanto, e ridere degli scherzi e dei dispetti che si fanno. Ho trovato spassosissime alcune parti del giornale di Dot Weems, che ricalca alcuni ricordi di Ninny (quello sul circolo di lettura della Bibbia mi ha fatto ridere per dei buoni cinque minuti mentre pensavo “cavolo, è vero!”). Ho trovato commovente la solidarietà tra le persone di Whistle Stop, anche quando per il resto della vita si sono fatte dispetti a vicenda. Ho trovato incredibile il modo in cui tutti si aiutavano, come potevano. Ho trovato che anche se non veniva detto molto di un personaggio, era quanto bastava per permettere al lettore di inquadrarlo.
Non mi sarei mai staccata da questo libro, che mi è scivolato tra le mani più veloce di quanto avrei voluto. Trovo che sia una storia bellissima, divertente, dolcissima, ironica e commovente, e che sia un’ottima lettura, sia per tenere compagnia, che per far riflettere. Provare per credere.