Nell’età delle più importanti conquiste napoleoniche, due storie si intrecciano e si sconvolgono: quella di Henry, giovane soldato con una smodata ammirazione per Napoleone, e quella di Villanelle, spregiudicata giovane misteriosa attorno a cui ruotano tutti gli inspiegabili eventi di una magica Venezia.
Senza la pretesa di essere un romanzo storico, Passione rievoca a meraviglia le atmosfere napoleoniche: l’ammirazione dei giovani soldati per il grande condottiero, eppure il senso di malinconia che c’è in loro nel lasciare famiglie che, qualsiasi cosa essi facciano, continuano le loro vite come se nulla fosse ("They go on. Whatever we do or undo, they go on."); la fiducia nel loro capo ("He says we will make it. We will") e poi la grnde delusione e gli innumerevoli problemi nella Campagna di Russia, descritta dal suo interno, dai soldati che sono diventati amici e sono costretti a lasciare i loro compagni assiderati alle spalle, ignorando le loro grida. E’ una parte molto forte, quella dedicata alla Campagna di Russia, eppure mai sopra le righe, mai esagerata o troppo cruda, descritta quasi con delicatezza.
E poi, troviamo la storia di Villanelle: una ragazza che fin dalla sua nascita si rivela speciale (è nata durante un’eclisse di sole, ha i piedi palmati come tutti i gondolieri di venezia) e che è il personaggio più adatto a fare da rappresentante della magica città di Venezia, i cui riti, labiritinti, leggende e verità incredibili (Villanelle cammina sull’acqua) vengono descritti in maniera tale da sembrare veri.
La madre di Villanelle che deve propiziarsi i morti mentre è incinta; il cuore di Villanelle che le viene rubato dalla donna che ama e che Henry ritrova pulsante in un vaso; i labirinti che non ti permettono di trovare lo stesso posto facendo la stessa strada.
Insomma, Venezia diventa il cuore di tutto ciò che di inspiegabile avviene in questo romanzo: Venezia è il cuore dell’amore di Henry, che si innamora per la prima volta e proprio di Villanelle, e non riesce a lasciarla andare pur sapendo che lei non lo piò amare e che comunque lo tradirebbe.
Una storia raccontata in prima persona da tutti i personaggi coinvolti, ma con grande maestria: non c’è confusione, si sa sempre chi sta parlando e di chi sta parlando, e la fine, delirante e commovente nella sua lucida follia, ci presenta come questa storia travolgente e perfettamente sensata ci sia stata raccontata da un pazzo.
E’ l’amore che l’ha reso pazzo?
A voi l’ardua sentenza.
Una piccola nota: se ve la sentite, leggetelo in lingua originale, la traduzione italiana è pessima.