Non si dovrebbe cominciare una recensione tirando in mezzo il titolo di un libro, tanto meno la copertina che difficilmente è sotto il controllo dell’autore, nonostante siano proprio questi due elementi che attirano un potenziale lettore. Ma per questo romanzo permettetemi un’eccezione. Il titolo con il quale Fowles presenta il suo libro ci trae in inganno, tanto quanto certe copertine smaccatamente romantiche che gli affibiano: promette una storia sentimentale, se non un Harmony di alto bordo.
E a conti fatti, è proprio quello che otteniamo: un libro su un amore contrasto e impossibile, con tutti i clichè del caso, le scene madri, i conflitti, le confessioni appassionate e quant’altro.
Abbiamo un Lui, Charles Smithson, giovane rampollo della nobiltà inglese; una Lei, Ernestina Freeman, graziosa erede di un borghese in piena ascesa e l’Altra, Sarah Woodruff, misteriosa e solitaria (e forse per questo sensualissima) ma misera cameriera personale di una bigotta di provincia, oltretutto marchiata con il peggior stigma dalla comunità in cui vive: l’essere stata sedotta e abbandonata dal tenente francese del titolo. Non è necessario neppure andare oltre nell’esposizione della vicenda, tanto risulta chiaro quale sarà il probabile intreccio di questo dramma vittoriano, impreziosito dall’immancabile contrasto tra la ragione del dovere, dell’onore e dell’impegno, ovvero dell’arida buona società , impersonata nella fidanzata Ernestina, e il fascino del proibito, della ribellione e di quel frutto proibito chiamato libertà  rappresentato magistralmente dall’inafferrabile Sarah.
Allora, quale è il motivo di interesse di un libro simile?
Che l’autore ci sta ingannando dal titolo, così come dalla trama così scarnamente eppure con fedeltà qui esposta. Perché non tanto i personaggi sono più di quel che sembrano, ma la storia in sé non è limpida come appare ed è decisamente di più di quel che promette. La donna del tenente francese è un’opera postmoderna, e se fin dall’inizio fa il verso ai romanzi ottocenteschi, con tanto di esposizione del narratore onnisciente e onnipresente, noi sappiamo bene – e fin dalla prima pagina – che il nostro narratore ci parla dal futuro, quindi dal nostro presente, volgendo uno sguardo al passato. E come in ogni buona opera postmoderna che sia Fowles non esita a moltiplicare il suo libro: diventa così un trattato sulla metanarrativa, sulla sessualità e sui rapporti di coppia, sulle contraddizioni dell’Inghilterra nel pieno di una agitazione culturale (Darwin è da poco uscito) e sociale (la nuova classe dei borghesi sta prendendo piede).
Solo sulla riflessione narrativa l’autore è meno convincente che altrove, nei pezzi dove prende direttamente la parola e si compiace di mostrarci come i personaggi di un romanzo agiscano di propria testa, ma è innegabile che il gioco dei finali multipli sia interessante: tanto che c’è da chiedersi quale sia il vero finale, se quello tradizionale in linea con il nostro romanzo d’amore a cui il lettore si è già appassionato, o quello rivoluzionario che solo l’autore moderno poteva concepire e il lettore moderno accettare.
E’ sbagliato, tuttavia, pensare che questo romanzo sia paragonabile a opere molto più raffinate di metaletteratura: è godibile anche a chi vuole una lettura più leggera grazie allo stile limpido, ironico e puramente narrativo che Fowles sa creare. Non pesa affatto il modo con cui le pagine scorrono tra scene madri, bozzetti di vita quotidiani e digressioni sulla cultura, la letteratura e la società . E non deve ingannare neppure il fatto che il romanzo sia soltanto un mero gioco letterario. Così come la narrazione è caratterizzata da una invidiabile fluidità , anche i personaggi, dai principali fin alle comparse, meritano una doverosa citazione per come sono tratteggiati con cura, empatia e un pizzico di immancabile simpatia. E su tutti la figura di Sarah, enigmatica fino all’ultimo, spicca chiaramente come emblema di questo romanzo, dove il “vecchio mondo†viene osservato dall’occhio del lettore contemporaneo e narrato dal suo portavoce.
Giudizi
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Info utili
Titolo e autore originale: The french lieutenant's woman, John Fowles
Titolo e traduttore italiano: La donna del tenente francese, Ettore Capriolo
Collana, editore e anno: Oscar Bestsellers, Mondadori, 1993
ISBN o ISSN: 8804461926
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Film
La donna del tenente francese, 1981
Link di approfondimento
La pagina dell’autore sulla Wikipedia italiana e inglese
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La pagina del film sulla Wikipedia italiana e inglese
La pagina sul postmodernismo sulla Wikipedia italiana e inglese
Il sito ufficiale dell’autore
La mappa letteraria di John Fowles su Gnod
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