Un libro leggero, divertente, frizzante, con qualche messaggio profondo e una trama un po’ incredibile a cui però non puoi fare a meno di credere: ecco qui, in poche parole, Domeniche da Tiffany, una particolarissima storia d’amore e d’amicizia che sa tenere incollati fino all’ultima pagina.
Certo, chi si aspetta una trama realistica e credibile forse dovrebbe stare lontano da questo libro: leggere della storia d’amore tra una ragazza e il suo amico immaginario può spiazzare un po’. Ma se si riesce a passare sopra a questo dettaglio, ci si gode un libro, come dicevo, divertente e fresco, in cui la protagonista cattura la simpatia del lettore e non la perde mai, in cui l’amore e l’amicizia vengono viste con l’occhio ingenuo dei bambini, e dei grandi che rimangono un po’ bambini dentro. C’è un po’ della vita cattiva, che ti fa soffrire sempre al momento sbagliato, sempre quando sei già troppo ferito. C’è un po’ del cinismo tipico di chi farebbe tutto per ambizione. C’è la storia d’amore insoddisfacente, l’infanzia segnata dall’indifferenza, il bisogno d’amore e il sogno, e l’amore sfegatato per i dolci, soprattutto per il gelato con il caramello. C’è l’amicizia che si trasforma in storia e film di successo. C’è un po’ di quel pizzico di magia, di ingenuità, di credulità, quasi, che rende possibile l’amicizia tra un bambino e una persona invisibile a chiunque altro, ma in grado di essere proprio l’amico che cerchi.
Certo, il maggior pregio di questo romanzo può anche essere il suo maggior difetto. Ma si arriva ad un punto, durante la lettura, in cui ci si scorda che cosa non potrebbe proprio succedere e si comincia, semplicemente, a credere, come la protagonista, che quel qualcosa di strano in realtà è proprio vero. Forse è lo stile, forse la trama, forse anche solo la voglia di svagarsi e di non cercare la realtà a tutti i costi. Forse è solo la voglia di un po’ di magia. Ma Domeniche da Tiffany sa far ridere, sa anche far commuovere, sa divertire e fa un ottimo lavoro nel regalare un pomeriggio o due in compagnia di un libro piacevole e frizzante, che sa, a tratti, far riflettere.
E’ da sconsigliare a chi cerca la realtà e la verosimiglianza a tutti i costi, ma in ogni caso, per me è un libro che vale la pena di essere letto. Anche per ritrovare, per qualche ora, il bambino che sta in fondo a tutti noi.