Battle Royale è un libro difficile da recensire: ha notevoli pregi che coesistono felici, a braccetto con difetti altrettanto notevoli. Sta alla coscienza dei singoli decidere se i pregi superino o meno di abbastanza lunghezze i difetti da giustificare la spesa di 12€.
La trama stessa concentra tanto gli uni, quanto gli altri.
“In uno stato totalitario, periodicamente, il governo organizza il Programma, un gioco nel quale degli studenti delle medie devono ammazzarsi l’uno con l’altro. Questa è la storia della 3-B”
663 pagine, 42 studenti (!), 78 capitoli, più di un morto ogni due capitoli, più di un morto ogni 20 pagine. Chiarisco: Battle Royale parla di ragazzini delle medie che si ammazzano l’un l’altro nei modi più orribili. La linea di separazione è semplice e netta. Se pensate che alle medie, le VOSTRE scuole medie, per sopravvivere, sareste riusciti ad affondare un coltello nel cuore dei vostri compagni o anche se pensate che qualcuno dei vostri compagni avrebbe potuto farlo, la premessa vi sembrerà affascinante nella sua semplicità . Altrimenti sarà per voi solo una scusa per raccontare di smembramenti creativi.
Battle Royale è un libro crudo, sanguinoso, non pornografico nel suo indugiare nella violenza solo grazie (di necessità , virtù) ad uno stile di scrittura piuttosto misero. Ebbene sì, Battle Royale non è scritto bene; non ha la cruda bellezza tipica della letteratura orientale, non ha l’amore morboso per la morte e per il sangue che ci si potrebbe aspettare, ma soprattutto a titolo personale, nel corso della lettura non mi ha mai fatto sentire sporco, perverso, in colpa. D’altro canto la lettura è scorrevole e appassionante e, come in un film dell’orrore, il punto non è se qualcuno morirà , ma come morirà . Qualche personaggio è sprecato, soprattutto Kimpatsu Sakamochi e Takako Chigusa (femmina numero 13), mentre di qualcuno leggiamo fin troppo come di Yutaka Seto (maschio numero 12), ma nel complesso ci sono molti personaggi interessanti e discretamente tratteggiati. Certo, un libro così denso di avvenimenti non si attarda molto sulle psicologie, ma l’abbozzo c’è ed è di qualità sufficiente a dare soddisfazione.
La critica al Sistema è ingenua, ma efficace, soprattutto considerando che non è mai il centro del romanzo.
Invece i parallelismi tra questo libro del ’99 e la recente diffusione dei reality show sono più interessanti e più attuali.
A questo punto potrebbe essere uscita un immagine di Battle Royale negativa, imperfetta, scadente. Nulla sarebbe più distante dal mio parere personale su questo libro. Battle Royale è un libro che, semplicemente, va letto di pancia e non di testa. E, di pancia, è un libro fighissimo.
Giudizi
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Generale:Overall Rating:
Info utili
Titolo e autore originale: ãƒãƒˆãƒ«ãƒ»ãƒãƒ¯ã‚¤ã‚¢ãƒ«, Koushun Takami
Titolo e traduttore italiano: Battle Royale, Tito Faraci
Collana, editore e anno: Piccola Biblioteca Oscar, Mondadori, 2009
ISBN o ISSN: 9788804586876
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Film
Battle Royale, 2011 (in produzione)
Link di approfondimento
La pagina dedicata a Koushun Takami sulla Wikipedia italiana e inglese
La pagina dedicata a Battle Royale sulla Wikipedia italiana e inglese
La pagina dedicata al film di Battle Royale sulla Wikipedia inglese
La mappa letteraria di Koushun Takami su Gnod