Un libro breve e divertente, senza troppe pretese eppure con la capacità di far riflettere.
Dorothy, la protagonista, durante un ciclone viene trasportata, insieme al suo cane Toto, nella magica terra di Oz, dove viene subito accettata e ben vista, perchè la sua casa è caduta sulla malvagia strega dell’Est, uccidendola. La ragazzina però, nonostante la bellezza verdeggiante della terra di Oz contrapposta al grigiore del suo Kansas, vuole assolutamente tornare a casa; e parte con il suo cane alla ricerca di Oz, l’unico che sembra poterla aiutare.
Durante il viaggio incontra strani e simpatici personaggi: lo Spaventapasseri senza cervello che la segue nel suo viaggio nella speranza di ottenerlo; lo Spaccalegna di latta che vuole avere un cuore; il Leone Codardo che vuole coraggio.
Solo quando arrivano ad Emerald City scoprono la verità su Oz, e sul fatto di dover trovare modi diversi per tornare a casa o ottenere ciò che vogliono…
Una favola, insomma, che fa trascorrere bene le poche ore per la sua lettura, ma che ha come messaggio, credo, il solito vecchio adagio: mai fermarsi alla apparenze.
E forse, anche un altro messaggio, un po’ più nascosto e quasi tralasciato; che quello che cerchiamo è già dentro di noi. Il coraggio, il cuore e il cervello che ottengono gli amici di Dorothy, infatti, sono solo imitazioni che possono convincerli di avere davvero coraggio, cuore e cervello; ma li avevano già e quello che non era che una conferma.
Chi si aspetta grandi ambientazioni fantasy, rimarrà deluso, però ^^
Una lettura veloce insomma, leggera e poco impegnativa anche se la sia affronta in lingua originale ^__^