Le Cronache di Narnia sono un ciclo di sette romanzi per ragazzi composto tra il 1949 e il 1954 dal professor Lewis, medievalista e scrittore, noto soprattutto per i suoi scritti apologetici sul Cristianesimo.
Benché non sia stato stabilito un ordine preciso in cui leggere i romanzi, l’edizione italiana che raccoglie il ciclo, edita da Mondadori, predilige l’ordine cronologico partendo dal libro in cui si forma Narnia, universo e scenario comune delle avventure nell’intera serie. Infatti ogni romanzo è accomunato soltanto dall’ambientazione visto che i personaggi spesso cambiano ad eccezione di Aslan, figura spesso fondamentale anche se il ruolo non sempre è attivo nella storia.
Ne Il Nipote del Mago viene raccontato come due ragazzi, Polly e Digory, trovino degli anelli magici e arrivino in un pianeta deserto e morto, dove risvegliano un’autoritaria e carismatica regina, Jadis (che successivamente sarà conosciuta come la Strega Bianca). Successivamente assistono alla creazione di un nuovo mondo, Narnia appunto, creato dal canto di un leone autoritario ma gentile, Aslan. Ma fin dall’inizio questo reame così perfetto è guastato dalla presenza di Jadis, che teme la potenza di Aslan e che tuttavia non vuole dichiararsi sconfitta.
Nel successivo Il Leone, la Strega e l’Armadio compaiono sulla scena i fratelli Pevensie, quattro ragazzi che scoprono per caso un passaggio per Narnia. Il reame è sotto l’influsso malefico della Strega Bianca che ha condannato l’intera natura ad un inverno senza fine. I giovani fratelli, in quanto “figli di Adamo e di Evaâ€, possono aiutare gli abitanti di Narnia, umani, semi-umani ed animali, a combattere la tirannia della Strega e con l’aiuto di Aslan, il leone leggendario, ingaggeranno la battaglia contro quest’ultima. Benché questo sia l’unico romanzo dove compaiono tutti e quattro i Pevensie, oltre ad essere il primo ad essere stato pubblicato dall’autore, i suoi protagonisti saranno spesso ricordati nei libri successivi e alcuni di loro parteciperanno anche ad altre avventure.
Il cavallo e il ragazzo è un libro che si discosta molto rispetto agli altri. Intanto è ambientato soprattutto nella regione di Calormen, la cui civiltà è descritta come molto più barbara e tirannica rispetto a quella della regione a nord, quella di Narnia – presa a modello di società ideale. In secondo luogo il protagonista è Shasta, un ragazzo che affronta un lungo viaggio con un cavallo parlante verso la più liberale regione nordica. Per caso si imbatte nei Pevensie, ormai diventati leggendari sovrani di Narnia, e li aiuta a sventare un attacco che gli abitanti di Calormen vorrebbero sferrare contro di loro.
Ne Il Principe Caspian ritornano i fratelli Pevensie. Questa volta sono passati secoli da quando regnavano su Narnia, e le loro gesta sono un ricordo. Anche gli animali parlanti stanno sparendo e per lo più vivono nascosti. I quattro ragazzi si ritroveranno ad aiutare Caspian nella sua lotta contro il malvagio zio Miraz che vorrebbe prendersi il trono suo di diritto.
Il Viaggio del Veliero vede il ritorno di Caspian, di Edmund e Lucy (gli altri fratelli Pevensie per un motivo oscuro stabilito da Aslan non possono più tornare in Narnia) e l’entrata in scena di un nuovo personaggio, Eustachio Scrubb. Ritrovati magicamente su un veliero che naviga verso “gli sconosciuti Mari d’Oriente, ben al di là delle Isole Solitarieâ€, Edmund, Lucy e Eustachio si ritroveranno a far parte della ciurma e a partecipare con essa ad avventure e ad assistere a meravigliosi prodigi, fino a giungere a regioni molto al di là della conoscenza umana. Questo viaggio è ispirato sensibilmente ai resoconti avventurosi di navigazioni di cui si hanno esempi fin dall’antichità . Ma la novità è data soprattutto da Eustachio, un personaggio all’inizio molto saccente e scettico e che infine crescerà con il tempo fino ad integrarsi con i compagni narniani.
La Sedia d’Argento racconta le avventure di Eustachio e della sua amica Jill Pole incaricati da Aslan in persona di una missione a Narnia. Dovranno ritrovare il figlio dell’ormai anziano re Caspian che è stato rapito da una misteriosa ed affascinante donna. Nel corso della missione si troveranno a dover combattere contro giganti mangiatori di uomini e nelle profondità del regno sotterraneo.
L’ultima battaglia è, come dice il titolo, il resoconto dell’ultima avventura su Narnia. Jill ed Eustachio sono coinvolti insieme con il re Tirian a sventare un colpo di mano ordito dai Calormeniani in combutta con una scimmia malefica che vogliono impadronirsi del reame facendo appello ad un fasullo Aslan. La fine del romanzo vede non solo la conclusione del ciclo ma dello stesso mondo in cui era ambientato.
Cosa dire di questo classico della letteratura infantile (almeno nei paesi anglosassoni)?
Lewis ha sicuramente delle buone doti di narratore. Egli sfrutta appieno il repertorio mitologico mondiale inserendo nelle sue opere figure che provengono da tradizioni leggendarie differenti (greco-romana, nordica ecc) così come sono evidenti le citazioni da un repertorio favolistico prettamente anglosassone ma anche influssi delle letteratura classica. Tutto questo è stato ovviamente reso in una confezione adatta per un pubblico infantile a cui si rivolge, per cui sebbene l’ambientazione sia medioevaleggiante non ci troviamo di fronte ad aspetti mimetici nel modo di parlare o di pensare che altri suoi contemporanei riproducevano nelle loro opere fantastiche (per citare due nomi importanti, Tolkien ed Eddison).
Ma ancora più importante è il substrato religioso di cui l’intera saga è impregnata e che non è neppure troppo velato. Forse sembra un’esagerazione associare la figura di Aslan a quella di Gesù Cristo, per fare un esempio, ma l’evidenza di certe allegorie non lascia poi tanti dubbi, soprattutto se a ciò si aggiungono ammissioni da parte dello stesso autore e le sue convinzioni in materia religiosa. Non si può neppure negare l’intento moraleggiante dell’opera, intento che sembra far spesso da padrone nella letteratura rivolta ad un pubblico infantile.
Tuttavia non è tanto il fatto di aver inserito questo argomento nella storia, ma come l’aver integrato questo all’interno della narrazione. Non è mio compito in questa sede dilungarmi su quanto un’opera letteraria debba trattare e approfondire determinate tematiche, o quali tematiche affrontare, ma sono certa che un romanzo, benché di stampo fantastico, possa affrontare questioni importanti senza per questo sacrificare la qualità artistica. Esistono numerosi esempi nella storia della fantasy che suffragano questa mia convinzione.
Ed è proprio questo l’errore in cui incappa Lewis: forse spinto troppo dai suoi propositi edificanti, dimentica che non basta creare una trama coerente, ma anche rendere la propria narrazione stilisticamente buona e accattivante. Purtroppo i personaggi sono spesso e volentieri monodimensionali e stereotipizzati, si intuiscono troppo spesso la conclusione delle situazioni o la prossima azione dei protagonisti, i dialoghi sono una fiera della banalità , le distinzioni troppo nette. Ag
giungiamo un’irritante aura di correttezza a cui tutti si devono adeguare, pena il bando da parte degli altri. Altre questioni spinose sono il trattamento riservato agli altri stati, in particolare al paese di Calormen, in cui si possono distinguere non troppo velati atteggiamenti razzisti, oppure l’aperta questione dell’atteggiamento verso le donne, piuttosto contraddittorio (vedere a questo proposito l’esclusione di Susan da parte di Aslan, che sembra dettata dal fatto che lei avesse raggiunto un maturità troppo femminile come donna).
In conclusione, Lewis pecca troppo nei suoi intenti extra-letterari: ma se voleva educare e predicare, forse avrebbe fatto meglio a continuare a scrivere pamphlet.
Giudizi
Trama:Rating: Personaggi:Rating: Stile:Rating: Generale:Overall Rating:
Info utili
Titolo e autore originale: The Chronicles of Narnia, Clive Staples Lewis Titolo e traduttore italiano: Le Cronache di Narnia, Fedora Dei, Chiara Bellitti Collana, editore e anno: Mondadori, 2005 ISBN o ISSN: 9788804548959 Prezzo (in media): € 22,00
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Film
Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio (2005)
Le cronache di Narnia: il principe Caspian (2008)
Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero (2010)
Link di approfondimento
La pagina dedicata a Le cronache di Narnia sulla Wikipedia italiana e inglese
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