Questa recensione non parla di un unico libro ma di una serie. La serie in questione meriterebbe una ben più acurata analisi, ma se la facessi vi rovinerei la lettura, quindi vi prego di accontentarvi.
“Childe Roland alla Torre Nera Giunse”.
Questo testo di Robert Browning ha ispirato una delle migliori serie di libri che io abbia mai letto. Oltre al poema di Browning nella serie si possono trovare ampi riferimenti a “i Sette Samurai” e “i Magnifici Sette”, “Il Mago di Oz”, il Ciclo Arturiano ed altro ancora.
Cercherò ora di darvi un’idea generale della serie e di aggiungere anche i collegamenti che l’autore ha fatto ad alcuni dei suoi libri. Secondo me solo leggendo anche quelle altre sue opere ci si può godere completamente tutta la serie, e anche se sembra un’impresa non da poco vedrete che passa in fretta perché King ha avuto il buon gusto di tessere questa ragnatela solo tra i suoi lavori migliori, quelli che fanno sognare e riflettere.
Ma se non volete depredare la vostra biblioteca civica, bastano questi sette libri a spalancarvi le porte di un universo tran i migliori mai creati per la letteratura.
L’uomo nero fuggì nel deserto, e il pistolero lo seguì.
Roland (nome di evidente ispirazione cortese cavalleresca) è l’ultimo dei pistoleri, i cavalieri dell’Eld (regno fondato da Arthur Eld), istruiti nella città di Gilean, che ora non è più. La saga inizia con il cavaliere che insegue un mago nel deserto ed incontra un ragazzo, in un mondo a metà tra il fantasy ed il western. Il cavaliere nel secondo libro richiamerà poi attraverso delle porte trovate su una spiaggia quelli che poi diventeranno i suoi compagni di ka-tet (gruppo scelto dal ka, ovvero dal destino) e li richiamerà dal nostro mondo. Il ragazzo in Terre Desolate vivrà un po’a cavallo dei due mondi e poi tornerà da Roland. In questo volume si fa anche la conoscenza della rosa, che andrà protetta dalla Sombra Corporation, organizzazione capeggiata dal Re Rosso che vuole impossessarsi del terreno su cui cresce, e di Charlie Chu Chu e Blaine il Mono, due treni dal carattere inquietante. La Sfera del Buio è un flash back che narra della giovinezza di Roland, del suo primo amore, di Marten il mago e la madre di Roland Gabrielle e di una sfera di vetro rosa, ma è anche un viaggio in cui si comincerà a vedere la genialità di king: infatti il ka tet attraverserà un mondo che non è né il nostro né quello di Roland e cominceranno a capire che i mondi sono molteplici, ma uno solo è quello vero. Il mondo che attraversano passando vicini ad una Sottilità non è altro che quello de L’Ombra dello Scorpione. Incontreranno il mago Marten , la nemesi di Roland, che è anche Randall Flagg, ed è stato Merlin, ed ha avuto molti nomi. Nel sesto i nostri eroi salvano un villaggio e scoprono i Frangitori, Frangitori che sono anche nominati nel libro “la casa del buio”, il seguito del Talismano, libro in cui Jack Viaggiante salva sua madre e la regina di un mondo parallelo, che poi era il mondo di Roland prima che “andasse avanti”. Ne La Casa del Buio, Jack è adulto e si trova a risolvere un mistero che coinvolge la sparizione di alcuni bambini. Ne I Lupi del Calla questi Lupi rapiscono un bimbo in ogni coppia di gemelli ogni vent’anni circa per poi restituirlo guasto. Ad aiutare il ka-tet ci sarà Padre Callahan, personaggio de Le Notti di Salem, finito nel mondo di Roland dopo aver viaggiato per molti mondo simili tra loro e custode della terribile Tredici Nera. Nel sesto libro, la Canzone di Susannah, e nel settimo, La Torre Nera, la storia si conclude. Si capirà cosa sono realmente i Frangitori e a cosa servono i Vettori, che la Tartaruga di IT era uno dei guardiani dei vettori e che It stesso era una creatura collegata ai Vettori… Che il ragazzino che doveva essere salvato in Insomnia (libro che non è nella serie solo nominalmente visto che parla esplicitamente di Roland, tanto che la copertina stessa è un riferimento alla serie: il rosso simboleggia il Re Rosso ed il bianco Arthur Eld) ha una parte essenziale nel finale. Purtroppo non ho letto Cuori in Atlantide, ma uno dei personaggi è un Frangitore, anzi, un catalizzatore per Frangitori.
Cosa sono questi Frangitori? Cos’è la rosa? Cos’è una Sottilità? Cosa sono i Vettori? Cos’è la Torre? Dov’era Gilean? A cosa serve la Tredici Nera? Se vi dicessi di più, vi rovinerei completamente il meraviglioso piacere di vedere come tutto quadra, come tutto “fa diciannove”. Oltre ad avere una trama intrecciata magistralmente ove anche i nomi hanno un significato preciso.
L’uomo nero fuggì nel deserto, e il pistolero lo seguì.
Questa serie è a ragione il Capolavoro di King, con la C maiuscola, tutti dovrebbero leggerla perché è qualcosa di molto simile ad un meraviglioso, lunghissimo, eccitante sogno. E quando avrete concluso l’ultima pagina, quando il finale vi sembrerà così terribilmente giusto, e vi sveglierete, sarete commossi, tristi e felici nello stesso tempo, poiché avrete sfiorato i petali della rosa ma poi ne sarete allontanati. Eppure saprete che è sempre là per voi, basta aprire un libro e cominciare a leggere.
I libri che compongono la serie (se potete leggeteli in inglese: le traduzioni tendono ad esser fatte coi piedini):
L’ultimo Cavaliere. (the gunslinger).
La Chiamata dei Tre (the drawning of the three).
Terre Desolate. (the waste lands)
La Sfera del Buio. (wizard and glass)
I Lupi del Calla (wolves of the Calla)
La Canzone di Susannah (song of Susannah)
La Torre Nera (the Dark Tower).
Libri ad essa collegati, od almeno, i collegamenti che ci ho visto io: (anche qui vale il suggerimento: leggeteli in lingua originale se potete)
Insomnia (come ho già detto, non è parte della serie ma solo nominalmente. Persino la copertina ha un ruolo nella serie)
Il Talismano
La Casa del Buio
IT
L’Ombra dello Scorpione
Cuori in Atlantide
Le Notti di Salem
Oltre a questi vi sono citazioni anche ad altri suoi libri, ma sono più aneddoti tipo “il tal personaggio di un altro libro è morto così” e che non hanno rilevanza nella trama.
Ecco, era da quando ho finito di leggere tutta la serie che volevo scrivere questo pezzo per consigliarvela. Quando King è stato investito la mia paura era quella che morisse senza concludere di scriverla. Invece ora è finita e dico sul serio quando affermo che tutti dovrebbero leggerla. Ben pochi romanzi mi hanno estasiata a tal punto. Sarà che sono un po’ cresciuta con loro (ho cominciato a leggerli nel 1994 ). Ma non c’è dubbio sul fatto che siano davvero geniali.
Ciao, ottima recensione.
Sono un amante appassionata si Stephen King (che non mi stanco mai di leggere e di rileggere e ancora. IT l’avrò divorato nove o dieci volte, così come altri. Letti, riletti e amati e assorbiti, oserei dire) e la saga della TORRE NERA è stato il mio tormentone per lungo tempo (ce l’ha fatta penare, la fine!).
Una lettura assolutamente da non perdere, che ti cattura dal primo all’ultimo libro e non ti annoia mai.
Vorrei avere la possibilità di viaggiare nella mente di quest’uomo e carpirgli i suoi segreti. Come diamine fa?
Come riesce a tratteggiare così bene i suoi personaggi (soprattutto i bambini. I suoi bambini sono da innamorarsi!)?
Eppure ci riesce. Li rende vivi, reali.
Alla fine del libro, li ami o li odio. Indifferente non ti lasciano mai.
Un consiglio.
Leggi assolutamente Cuori in Atlantide!
E’ uno dei libri che metto nella mia lista personale di capolavori di King.
Grazie
Alexia