Questo libro, che in realtà è un diario, narra alcuni anni vissuti nel Paese del Sol Levante. Mi è piaciuto molto il fatto che presenti il Giappone “dall’interno”, non come semplice luogo di vacanza; viene descritto da qualcuno che lì ha vissuto, che ha avuto modo di entrare a fondo nei ritmi di vita, nelle abitudini, nelle case e negli uffici delle persone, e che poi ha espresso le sue perplessità e le sue scoperte con l’occhio di un occidentale, che quindi, pur vivendoci, non ne sarà mai parte integrante.
Il quadro complessivo è quello di un Paese estremamente contradditorio e sconfitto: non dal punto di vista economico (il libro risale agli anni a cavallo tra gli ’80 e i ’90), anzi, ma possiamo vedere che proprio nel pieno del boom dell’industria e dell’economia che ha reso il Giappone una tra le potenze del mondo, l’uomo e i suoi valori hanno perso quasi completamente di significato. Quello che ci viene descritto in modo assolutamente critico e consapevole, è un mondo meccanizzato non a misura d’uomo, in cui il gruppo e la collettività vengono sempre prima di tutto, prima ancora della vita stessa. Ogni cittadino, dai primi passi nella società con l’ingresso nelle scuole, viene selezionato, piegato, conformato, in modo che nessuno spicchi, per il bene collettivo, per rendere al massimo efficiente quel grande apparato produttivo che è diventato il paese.
Insomma, un libro che fa molto riflettere e mostra sicuramente un lato del Giappone profondamente diverso da quello che spesso è nel nostro immaginario, per esempio quello che ritroviamo nei manga… ed è lo specchio di una società che, più di dieci anni dopo, possiamo vedere tutto intorno a noi.
Giudizi
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Info utili
Titolo e autore originale: Giorni Giapponesi, di Angela Terzani Staude
Collana, editore e anno: Il Cammeo, Longanesi, 2006
ISBN o ISSN: 8830423777
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La scheda del libro sul sito ufficiale di Tiziano Terzani