Chi non conosce questo celeberrimo romanzo? Credo veramente in pochi, dato che costituisce una delle storie d’avventura per ragazzi (e non solo) più famose di tutti i tempi. La storia si presenta immediatamente come una di quelle avventure fantastiche su cui tutti hanno sognato: un vecchio pirata dedito all’alcool e alle canzoni marinare (chi non ricorda “quindici uomini sulla cassa del morto e una bottiglia di rhum…”) irrompe un giorno nella tranquilla locanda dell’ammiraglio Bembow, portando con sé un forziere e una mappa del tesoro, che cerca di nascondere dai suoi vecchi compagni. Ovviamente questi non tarderanno ad arrivare, costringendo il giovane Jim ad intraprendere un viaggio verso l’ignota isola, alla ricerca dell’oro perduto del capitano Flint. Molto interessante è la prospetiva in cui viene raccontata la storia; infatti, la narrazione è affidata in retrospettiva proprio a Jim, all’epoca dei fatti solo un giovane ragazzo, che stende un resoconto dal ritmo sostenuto e dalle osservazioni interessanti, proprio perché provengono da chi, del mondo, non ha ancora conosciuto nulla. La ricerca vedrà contrapposti uno sparuto gruppo di ‘buoni’, tra cui Jim, il capitano e il dottore, e naturalmente i pirati in cerca del tesoro, guidati da una figura carismatica e che personalmente ho amato dalla prima riga, il famosissimo pirata Long John Silver. Questo capitano senza una gamba è veramente un personaggio molto interessante e riuscito, forse proprio perchè meno rigido e meno costretto nel proprio schieramento tra buoni e cattivi, come avviene per altri personaggi. Silver passa continuamente da un lato all’altro della barricata, a momenti di pura crudeltà alterna attimi di comprensione, simpatia, gentilezza persino, soprattutto vero il piccolo Jim. La sua natura così imprevedibile ne fa un uomo che è impossibile comprendere, persino per il lettore, che non sa mai cosa aspettarsi. Insomma, è sicuramente un mascalzone, ma non si può proprio fare a meno di restarne affascinati. Lo stile è molto scorrevole e veloce, non risente affatto, secondo me, del tempo passato dalla pubblicazione. Se volete leggere qualcosa che sia pura avventura e coinvolgimento, qualcosa che sia in grado di accendere la fantasia in modo diretto, con buoni personaggi e dialoghi all’altezza e a tratti brillanti (mi riferisco, ovviamente, in particolare a Silver), vi consiglio questo romanzo caldamente. Senza limiti di età .
Giudizi
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Info utili
Titolo e autore originale: The Treasure Island, Robert L. Stevenson
Titolo e traduttore italiano: L'isola del tesoro
Collana, editore e anno: Corticelli. Nuova Serie, Mursia 2006
ISBN o ISSN: 8842537322
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Film
L’isola del tesoro, 1934
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L’isola del tesoro, 1972
L’isola del tesoro, 1987
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L’isola del tesoro, 1999
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