Una lunga storia d’amore che si protrae per cinquant’anni, tra Fermina Daza e Florentino Ariza. Il loro amore scoppia quando sono adolescenti, ma l’opposizione del padre di lei costringe la coppia a separarsi e a intavolare una fitta corrispondenza. Al suo ritorno, Fermina scopre di aver amato un Floentino idealzzato, che non esisteva se non nella sua mente, e decide di lasciarlo.…
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Autore: jinga
La Città della Gioia, di Dominique Lapierre
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La città della gioia è uno di quei libri che non finiscono con l’ultima pagina della storia, ma ti tornano in mente giorni o mesi o anni dopo: ci sono alcune scene che non si possono dimenticare.…
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Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo, di Roberto Alajmo
<<Uno era Fulco di Verdura, che venne investito da un taxi a Londra, in Eaton Square. Negli ultimi istanti di lucidità sentì il poliziotto sussurrare quel che stava scrivendo sul referto: “…di anni settantotto…”
“…sessantotto…” precisò lui mentendo, e morì.>>
<<Uno abitava a San Giuseppe Jato e andava ogni giorno a Partinico per cantare Stasera mi butto alle liceali che uscivano da scuola.>>…
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Le Cosmicomiche, di Italo Calvino
Le cosmicomiche sono una raccolta di 12 racconti scritti principalmente durante gli anni ’60. La nota con cui Calvino informa Giambattista Vicari, editore de Il caffè (la rivista su cui uscirono i racconti) dice:
…Sarà una cosa nuova e divertente, spero (…).
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Recensione: Oggetto quasi, di José Saramago
“Siamo tutti oggetti. Quasi.â€
La frase, riportata in copertina, non lascia dubbi sulla visione alla base dei 5 racconti che compongono questa raccolta. Il loro carattere è quasi profetico e, nonostante la brevità , riescono a dare una visione d’insieme dei rischi a cui va incontro la società meccanica e meccanizzata dei giorni nostri.…
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Le notti bianche, di Fëdor Dostoevskij
Un racconto lungo o un romanzo breve, un’opera giovanile di Dostoevskij, molti diversa nell’ambientazione rispetto ad altre sue opere.
Il protagonista, di cui non si conosce il nome, è un ragazzo-sognatore, vissuto al di fuori della realtà per tutta la sua vita, che vaga per una Pietroburgo deserta e quasi desolante, abbandonata da tutti i suoi abitanti che trascorrono le vacanze in campagna.…
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Cent’anni di solitudine, di Gabriel García Márquez
Questo libro viene considerato come quello che consentì al suo autore di vincere il premio Nobel. E non a torto. E’ un romanzo quasi sconvolgente, pur nella sua apparente semplicità e ripetitività. Anzi, soprattutto per la ripetitività.
La storia si svolge nell’immaginario villaggio di Macondo, un luogo isolato e fuori dalla “storia dei popoli” e racconta le vicende della famiglia del fondatore del villaggio, Jose Arcadìo Buendìa, in un arco di cento anni.…
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Diary, di Chuck Palahniuk
Diary è diverso rispetto ad altri libri di Palahniuk, come Invisible Monsters e Fight Club, più complesso e completo. Sia l’ambientazione che la descrizione dei personaggi sono molto più approfondite e rivestono il ruolo principale nella comprensione della trama: è l’isola su cui si svolgono le vicende, Waytandsea, la vera protagonista del romanzo.…
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Il sorriso dell’ignoto marinaio, di Vincenzo Consolo
Sulla copertina de Il sorriso dell’ignoto marinaio campeggia l’omonimo “Ritratto d’ignoto marinaio†di Antonello da Messina, certamente non famoso quanto la Gioconda di Leonardo ma dotato di un sorriso altrettanto ironico ed enigmatico. Le vicende del romanzo prendono inizio proprio dal viaggio in nave di Enrico Pirajno, Barone di Mandralisca dopo la scoperta del prezioso nella bottega di uno speziale a Lipari; come si può leggere nella finale “Nota dell’autore, vent’anni dopo†è questo un episodio realmente accaduto che, insieme ad altre considerazioni storiche e personali hanno spinto Consolo alla stesura di questo testo: dopo la pubblicazione di un primo romanzo, notato da Sciascia ma snobbato dai critici del tempo, lo scrittore siciliano, seguendo l’esempio di maestri come Verga, si trasferì a Milano, dove si trovò invischiato nel dibattito politico e nelle rivolte sessantottine.…
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Prima che vi uccidano, di Giuseppe Fava
Chi conosce Giuseppe Fava, lo ricorda soprattutto come drammaturgo e giornalista impegnato nella lotta contro la mafia o come il primo intellettuale ucciso da Cosa Nostra. Anche i critici l’hanno considerato un autore di secondo piano, aspettandosi forse che i suoi romanzi fossero dedicati all’impegno contro le cosche mafiose piuttosto che “semplici” storie di siciliani “qualunque”.…
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