Quali sono gli avvenimenti più importanti, per il mondo della cultura, avvenuti il 5 giugno?
Quali autori sono nati o morti in questo giorno?
Scoprilo con la nostra rubrica Accadde Oggi!
5 giugno: ricorrenze
Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’ambiente.
5 giugno: eventi
Tra gli eventi più importanti di oggi, ricordiamo:
- il quotidiano abolizionista National Era pubblica la prima parte del romanzo La capanna dello zio Tom, di Harriet Beecher Stowe, il 5 giugno 1851. Il romanzo è stato uno dei più venduti del XX secolo, e secondo alcuni ha contribuito ad alimentare la causa abolizionista, tanto che incontrando l’autrice il presidente Lincoln dichiarò “allora è questa la piccola signora che ha scatenato questa grande guerra”.
- L’università di Oxford assegna una laurea honoris causa a Mark Twain, il 5 giugno 1907. Twain diventò così la prima persona a ricevere questo onore presso l’Università di Oxford, in riconoscimento dei suoi successi e del suo contributo alla letteratura. Fu un momento storico per l’autore, che fu commosso da un riconoscimento di cui andava particolarmente orgoglioso, e per l’istituzione, che per la prima volta assegnava una laurea honoris causa a un esterno.
- Un verso di Paul Verlaine viene usato come messaggio in codice da Radio Londres, il 5 giugno 1944. Il verso Blessent mon cœur d’une langueur monotone, dalla poesia Chanson d’automne, venne inviato dagli alleati alla Resistenza francese, per informarli dell’imminente sbarco in Normandia. Nei giorni precedenti, i primi tre versi della prima strofa della poesia erano stati usati per invitare ad azioni di sabotaggio della logistica tedesca nella regione di Orléans.
5 giugno: nati
Tra gli autori nati oggi ricordiamo:
- Federico García Lorca, nato il 5 giugno 1898. Poeta e drammaturgo, è considerato una figura emblematica della generazione del ’27, un gruppo di poeti che introdusse in letteratura spagnola alcune importanti avanguardie artistiche, come simbolismo, futurismo e surrealismo. È anche uno dei principali autori della cosiddetta Edad de Plata, che fa riferimento al primo periodo del XX secolo in Spagna e alla notevole e pregevole produzione letteraria del periodo.
- Ken Follett, nato il 5 giugno 1949. Romanziere di estremo successo, ha raggiunto il primo posto nelle classifiche del New York Times con molti dei suoi romanzi, e I pilastri della terra e La cruna dell’ago sono inseriti nella lista dei 101 bestseller più venduti di tutti i tempi. Dal 2018 è Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi alla letteratura.
- Rick Riordan, nato il 5 giugno 1964. Conosciuto per la sua saga Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, è autore di diverse opere e vincitore di diversi premi, tra cui il Mark Twain Award per due anni consecutivi, con Il ladro di fulmini e Il mare dei mostri. È inoltre curatore di una collana dal titolo Rick Riordan Presents, che mira a portare all’attenzione del pubblico dei nuovi autori che scrivono romanzi associati alla mitologia.
5 giugno: morti
Tra gli autori morti oggi ricordiamo:
- Francesco Cassi, morto il 5 giugno 1846. Una delle sue opere di maggior pregio è la traduzione dei Pharsalia di Lucano, una sorta di libera interpretazione del poema epico latino a cui seguì un completamento scritto da Cassi, in quanto l’originale era inconcluso a seguito del suicidio di Lucano. Il lavoro venne apprezzato, tra gli altri, da Alessandro Manzoni.
- O. Henry, morto il 5 giugno 1910. È autore di circa quattrocento racconti, noti perché ricchi di spirito, pieni di giochi di parole e con finali a sorpresa sapientemente utilizzati. Gli è stato intitolato il Premio O. Henry, assegnato ai racconti di grande qualità, e da cinque suoi racconti è stato realizzato nel 1952 un film a episodi; l’episodio che riscosse più successo era stato interpretato anche da Marilyn Monroe.
- Ray Bradbury, morto il 5 giugno 2012. Autore estremamente prolifico, ha spaziato nella sua carriera tra diversi generi, ma è ricordato soprattutto come innovatore del genere fantascientifico e per il suo capolavoro Fahrenheit 451. Nel necrologio pubblicato in occasione della sua morte, il New York Times scrisse che Bradbury era il maggior responsabile dell’ingresso nella letteratura mainstream della fantascienza.