Quali sono gli avvenimenti più importanti, per il mondo della cultura, avvenuti il 13 marzo?
Quali autori sono nati o morti in questo giorno?
Scoprilo con la nostra rubrica Accadde Oggi!
13 marzo: eventi
Tra gli eventi di oggi ricordiamo:
- Galileo Galilei pubblica il suo Sidereus Nuncius, il 13 marzo 1610. L’opera nasce grazie alla competenza di Galilei nel fabbricare lenti e allo stipendio che gli fu accordato dal senato veneziano, che gli permisero di perfezionare il suo cannocchiale e puntarlo verso il cielo, utilizzandolo così in campo astronomico. Fu così che scoprì le rugosità della Luna, il movimento relativo della Terra e della Luna, identificò la Via Lattea come un ammasso di stelle corpi celesti e scoprì i quattro satelliti naturali di Giove.
- in uno spettacolo privato, viene rappresentato Spettri, di Henrik Ibsen, il 13 marzo 1891. Lo spettacolo rimase in scena una sola notte presso il The Indipendent Theathre di Londra; ciò fu dovuto al fatto che il dramma incorse in alcuni problemi poiché citava delle malattie veneree. J. T Grein formò quindi una compagnia teatrale privata per aggirare la censura. Lo spettacolo fu un successo e passò quindi a un teatro pubblico, dove fu molto controverso.
13 marzo: nati
Tra gli autori nati oggi, ricordiamo:
- Mircea Eliade, nato il 13 marzo 1907. Fu un uomo di grande cultura, che viaggiava molto e parlava e scriveva correntemente otto lingue. Pubblicò il suo primo racconto a soli 14 anni; durante la sua carriera, scrisse numerosi saggi come fenomenologo delle religioni, come antropologo e come filosofo. Il suo pensiero si caratterizza per la sentita adesione al mondo arcaico e per una sintonia che egli manifesta nel primato antropologico che riconosce al sacro.
13 marzo: morti
Tra gli autori morti oggi ricordiamo:
- Ivo Andrić, morto il 13 marzo 1975. Vincitore del Premio Nobel per la letteratura del 1961, è l’autore de Il ponte sulla Drina, in cui interpreta l’omonimo ponte come una metafora della Jugoslavia, che ai tempi era a sua volta un ponte tra Oriente e Occidente durante gli anni della Guerra Fredda. Riteneva che le posizioni apparentemente contrastanti dei diversi gruppi etnici della Jugoslavia potevano essere superate attraverso la conoscenza della storia. Il Premio Nobel gli venne riconosciuto «per la forza epica con la quale ha tracciato temi e descritto destini umani tratti dalla storia del proprio paese».